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Discarica area Mater Gratiae dell’ex ILVA, la grande bugia svelata da VeraLeaks

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L’odissea della prescrizione UP3, che riguarda lo stoccaggio di fanghi e polverino di altoforno e acciaieria in discarica area Mater Gratiae, prosegue con l’ulteriore richiesta di differimento per quanto riguarda la scadenza di attuazione. Queste ulteriori proroghe rappresentano un serio rischio per la contaminazione dei terreni e della falda così come confermato da alcune analisi della stessa fabbrica. Inoltre ciò confuta il fatto che l’attuale AIA non è stata ottemperata e alcune prescrizioni verranno rimandate al riesame dell’attuale AIA. VeraLeaks aveva già lanciato l’allarme durante la conferenza stampa del 7 gennaio denominata LA GRANDE BUGIA che ha poi generato il deposito di una denuncia penale in Procura nei confronti dei gestori della fabbrica il 31 gennaio 2023.Commissari di ILVA S.p.A. – Istanza di differimento del termine – in attuazione della prescrizione UP3
Una prescrizione, quella dell’UP3, che ereditiamo dal dpcm e piano rifiuti del marzo 2014 e che doveva essere conclusa entro il 2017. Con l’entrata di Arcelor Mittal la prescrizione è arrivata ad ottenere una proroga ultima con data al 31 dicembre 2022. Una ulteriore proroga è stata concessa con il decreto ministeriale 546 del 2022 che portava la scadenza a marzo 2023 mentre oggi i commissari straordinari di Ilva in As chiedono una ulteriore proroga ad una data quanto più vicina al 23 agosto 2023, cioè la data ultima per la conclusione di tutte le prescrizioni del piano ambientale di Acciaierie d’Italia.Nota+ADI+Dir+115+del16-03-2023+-+Stato+Avanzamento+UP3
Va ricordato che la prescrizione originaria prevedeva lo smaltimento totale dei fanghi in oggetto con trasporti nazionali e transfrontalieri mentre l’incapacità dell’azienda nella gestione delle 500mila tonnellate iniziali ha portato il gestore ad ottenere, oltre alle numerose proroghe, anche al diverso trattamento dei rifiuti speciali, cioè, in parole povere, la prescrizione risulterebbe attuata anche solo se il residuo delle quantità ancora in giacenza venga spostato in loco dall’attuale area senza contenimento sul terreno ad una area impermiabilizzata, operazione in corso in questi giorni e che proseguirà nei prossimi mesi.Report+DPCM+marzo+2023
Nel frattempo dalle stesse analisi recenti dei gestori della fabbrica si registrano valori anomali e oltre la concentrazione soglia di contaminazione prevista dalla legge. Proprio su questo aspetto, cioè sulla contaminazione della matrice terra e acqua in area Mater Gratiae rimarremo vigili.
In allegato i documenti relativi all’attuazione della prescrizione e alla richiesta di proroga.
Luciano Manna
VeraLeaks

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Redazione Oraquadra

La redazione.

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