Kyma Mobilità un nuovo sito e tanti QR Code
«Stiamo rendendo più agevole l’utilizzo del mezzo pubblico – afferma Alfredo Spalluto, presidente di Kyma mobilità – in modo che i tarantini si abituino ad utilizzare sempre di più l’autobus e meno l’automobile: così riduciamo il traffico e l’inquinamento risparmiando nel contempo. Taranto con l’Amministrazione Melucci va incontro alla mobilità sostenibile e Kyma Mobilità è all’altezza di questa sfida».
«Il modello di mobilità a Taranto è già oggetto di un profondo cambiamento – ha spiegato il Presidente Alfredo Spalluto – dobbiamo migliorare il servizio degli autobus rendendolo più semplice da utilizzare: le due novità che presentiamo oggi in conferenza stampa vanno in questa direzione e ci auguriamo che i tarantini sappiano coglierne il valore».
Così ha esordito il Presidente di Kyma Mobilità, Alfredo Spalluto, iniziando la conferenza stampa, con la presenza della Vicepresidente Ilaria Buonocore e del Consigliere Cosimo Gigante, in cui sono state presentate alcune novità.
La prima è il nuovo sito web di Kyma Mobilità, progettato per offrire ai cittadini un’interfaccia intuitiva e moderna che consente di raggiungere rapidamente tutte le informazioni e le funzionalità, messe in risalto da un design elegante e completo.
«Ho voluto che il nuovo portale – ha sottolineato il Presidente Alfredo Spalluto – possa ricevere feedback dagli utenti in modo rapido e semplice: i loro suggerimenti e consigli sono preziosi per noi, poiché ci aiutano a migliorare il sito e ad aggiungere nuove funzionalità per soddisfare sempre di più le esigenze dei cittadini».
«Vogliamo ricevere da tutti opinioni – ha poi detto Alfredo Spalluto – anche tramite le nostre pagine Facebook e Instagram: Kyma Mobilità è un’azienda aperta al confronto costruttivo che ci permette di migliorare i nostri servizi».
Le fermate di Kyma Mobilità diventano smart grazie a pannelli dotati di un QR Code che consente di sapere quando arriveranno gli autobus: sono già stati installati sui pali di oltre 700 delle 815 fermate, il programma sarà completato entro un mese.
Il QR Code può essere letto direttamente con la fotocamera del proprio smartphone o con la app “KYMA Mobilità”, disponibile in download gratuito per Android e Iphone.
«In questo modo – ha spiegato il Presidente Alfredo Spalluto – il cittadino potrà sapere in tempo reale tra quanti minuti arriverà alla fermata l’autobus che sta aspettando. Siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato che ci pone all’avanguardia a livello nazionale, tra le pochissime città a disporre di un sistema simile. Sono comunque allo studio sistemi diversi per rendere disponibili le stesse informazioni anche all’utenza, come gli anziani, che ha poca dimestichezza con gli smartphone».
Sotto il QR Code, inoltre, c’è il numero di sei cifre che identifica ogni fermata di Kyma Mobilità: riportandolo nell’app “KYMA Mobilità” allo stesso modo sarà possibile conoscere tra quanto tempo gli autobus delle varie linee arriveranno a quella fermata.
Questa opzione, in particolare, consente all’utente di recarsi alla fermata senza dover uscire da casa o dall’ufficio troppo tempo prima, possibilità utile soprattutto per chi abita nelle zone in cui gli autobus hanno una minore frequenza.
«Questa innovazione si inserisce in un percorso di trasformazione digitale da tempo intrapreso da Kyma Mobilità – ha sottolineato il Presidente Alfredo Spalluto – in particolare è resa possibile dal sistema AVM (Automatic Vehicle Monitoring) che permette alla sala operativa aziendale di conoscere in qualsiasi momento l’esatta posizione di ogni autobus grazie a una centralina GPS installata sul mezzo».
«Kyma Mobilità – ha concluso il Presidente Alfredo Spalluto – è impegnata ad investire nelle nuove tecnologie e nella ricerca di soluzioni innovative per rendere sempre più funzionale ed efficiente il servizio erogato ai cittadini; così entro l’anno introdurremo la bigliettazione elettronica che rivoluzionerà il trasporto pubblico locale a Taranto, tra l’altro rendendo ancora più semplice l’acquisto dei biglietti e riducendo l’evasione tariffaria».