IL BUONGIORNO DI PINA COLITTAPRIMO PIANOWellness

Il Buongiorno di Pina Colitta. La positività dell’eresia

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Mi sono sempre chiesta perché la parola eresia rappresenta qualcosa di negativo e perché definire qualcuno eretico, significa offenderlo.

Sicuramente non lo si vuole né elogiare né tanto meno accettare.

Certamente, l’eresia è qualcosa che risale a tantissimi secoli fa, dove veniva religiosamente combattuta, in modo violento e senza scrupoli.

Chi era eretico, era sicuramente l’individuo che non aveva nessuna morale, non aveva nessun valore religioso e, soprattutto, era una persona umana da eliminare anzi, se vogliamo essere precisi, da sopprimere…

È da buona prof. mi viene da riflettere su un fatto…

In realtà in pochi, forse, sanno come il termine eresia, etimologicamente, non ha nessuna connotazione spregevole, ma indica semplicemente una situazione in cui un individuo, ossia l’eretico, fa una scelta diversa dagli altri e cioè una scelta alternativa.

A volte, i termini vengono usati, perché tramandati in una certa maniera, con una certa connotazione; in realtà, se si consulta qualsiasi tipo di vocabolario, alla parola eresia, etimologicamente, viene attribuito un significato con il quale si indica, semplicemente, una scelta.

Ed è facile comprendere che eretico diventa poi colui che sceglie e, solitamente, sceglie in modo alternativo; questo non vuol dire che sceglie qualcosa di sbagliato o addirittura di profano o tutt’altro ancora.

Intanto, il significato è assolutamente profano, laico e quindi libero da qualsiasi sovrastruttura cristianizzante.

Che dire…

Siamo, in ogni caso, in un’epoca molto laica e credo che un termine come questo, il quale sembra possedere ancora un significato, con un retaggio culturale antiquato, oserei dire, gravemente connotato di negatività e aberrazione, forse sarebbe necessario, invece, ricollocarlo in un significato degno della società in cui viviamo e della realtà di oggi.

Non vorrei assolutamente trovarmi nella posizione di creare battaglie contro il lessico cristiano, ma semplicemente ci tengo a sottolineare quanto, invece, questo termine di per sé non ha alcun significato negativo.  Ora il mio è un innocente tentativo di dare una giusta collocazione anche a tutti gli eretici, che oggi esistono nella nostra realtà, descrivendoli, in una normale presenza, nel significato più laico possibile.

Per fare un esempio, il termine “ortodosso”, è stato assolutamente “pulito” del significato che aveva un tempo per cui oggi è molto più facile pensare a questo termine, intendendo una diversità di opinione e di pensiero, ossia una divergenza intellettuale.

Una divergenza che non deve essere vista come una esaltazione di colui il quale si distanzia da determinate realtà, ma come l’attestazione, semplicemente, di colui che sceglie e si orienta verso un canone da seguire.

“Tutte le eresie sono bandiera di una realtà dell’esclusione.

Gratta l’eresia, troverai l’emarginato. Ogni battaglia contro l’eresia vuole solamente questo: che l’emarginato rimanga tale.”

Umberto Eco


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