Il senatore Alberto Maritati ( filo D’Alema) a Grottaglie il 25 aprile
Promemoria di Cosimo Lombardi per i pochi Grottagliesi distratti
Pare che il suddetto già magistrato e già senatore debba venire a Grottaglie a presentare un suo libro “ Conoscere la Costituzione Italiana. Un percorso guidato”.
Egregio dottor Maritati, a Grottaglie, tutti o quasi tutti conosciamo la Costituzione Italiana e non abbiamo bisogno del suo “percorso guidato”.
Anzi, speriamo che anche lei la conosca e che abbia approfondito l’art. 27.
Quello che pochi grottagliesi conoscono è la sua storia professionale modesta e la sua storia politica di successo.
Lei da magistrato ha combinato guai. Da politico ha raccolto successi. Ed i fatti lo dimostrano.
Non voglio dire che le due cose siano correlate, evidentemente lei è nato per la politica e per errore sia finito in magistratura. Per la verità non è il solo. In Puglia è in buona compagnia.
Nel 1992 tentò di inguaiare il suo ex compagno di Partito Rino Formica, facendolo persino condannare in primo grado per poi essere assolto in appello.
Qualche anno dopo, il colpo di genio. Lei si inventò ( lo ha dimostrato la Corte d’Appello di Lecce con la sentenza 16.11.2022) l’associazione mafiosa capeggiata da Francesco Cavallari, noto come il re Mida della sanità privata pugliese.
Il poveretto, pur di uscire dal carcere confessò (avrebbe pure confessato di aver accoltellato Giulio Cesare) e patteggiò. La confisca dei suoi beni, 350 miliardi di lire del 1995 o giù di lì, ne fu la diretta conseguenza.
Cliniche efficientissime che furono vendute. A chi? Ce lo dica lei dottor Maritati.
Sta di fatto che nel 1999, auspice Massimo D’Alema, lei entra al Senato con i D.S. e diventa sottosegretario nei governi guidati da baffino.
Quando si offusca la stella di Massimo D’Alema lei, di conseguenza, esce dai radar della vita politica.
Senonché, egregio dottore, il 16 novembre 2022, dopo una serie di assoluzioni definitive dei presunti associati mafiosi di Cicci Cavallari, che nel frattempo era morto esule ad 83 anni a Santo Domingo, Cavallari Francesco, che per lei era mafioso, è stato ritenuto (postumo) innocente.
Lei ha imbastito un’inchiesta ipotizzando una associazione mafiosa inesistente e confiscato un patrimonio consistente. E’ verità processuale, inconfutabile egregio dottore.
Donde la richiesta di risarcimento che gli eredi di Cavallari hanno promosso e che riceveranno.
A spese dei cittadini della Repubblica Italiana, la cui Carta Costituzionale pretende di insegnare ai grottagliesi.
Eh si, perché vigente la “irresponsabilità” dei magistrati, lei dott. Maritati ne uscirà indenne, anzi premiato con una carriera politica persino eccessiva, ragion per cui, risparmi ai grottagliesi la sua presenza.
Ne approfitti per approfondire – per se stesso – l’art. 27.
Non è mai troppo tardi era il titolo di una trasmissione della Rai.
