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Cordoglio consigliera Lussoso alla famiglia del detenuto scomparso ieri

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TARANTO – La consigliera Angelica Lussoso (Taranto 2030) esprime il suo cordoglio alla famiglia del detenuto scomparso, ieri pomeriggio, nel carcere di Taranto. «Voglio esprimere tutta la mia vicinanza – ha detto la consigliera – e solidarietà alla famiglia del recluso che purtroppo ieri pomeriggio si è tolto la vita nel nostro carcere. Si tratta del sedicesimo suicidio dietro le sbarre nel 2023 ed è straziante dover leggere questo genere di notizie».

«Credo fermamente che il dono della vita – ha continuato Lussoso – e la dignità di ogni essere umano debbano essere tutelati e preservati, oltre ogni priorità e a prescindere dalla gravità del reato. Si ricordi – che l’art. 27 della Costituzione non sempre viene garantito (ndr. le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato [cfr. art. 13 c. 4])».

Lussoso accende i riflettori sulla situazione disastrosa in cui versano le carceri italiane: «Istituti penitenziari sovraffollati, condizioni igienico-sanitarie scadenti e personale carente: queste sono alcune delle tante problematiche che affliggono il sistema carcerario italiano. Quest’ultimo – ha continuato la consigliera di maggioranza – dovrebbe rappresentare anche un’opportunità per i detenuti, ossia l’inizio di un percorso riabilitativo per reinserirlo nella società. Invece, molto spesso il prezzo da pagare per gli errori commessi diventa molto più alto, anche a discapito della propria vita».

«È inammissibile– conclude Lussoso – che tutt’oggi i reclusi debbano vivere in queste condizioni disumane, pertanto auspico che le istituzioni possano lavorare al più presto per sbloccare e risanare il sistema carcerario italiano. Infine, rinnovo la mia vicinanza a ogni singolo detenuto e alle loro famiglie, perché so bene che significhi vivere nell’incertezza di svegliarsi, giorno dopo giorno, con la speranza che non accada qualcosa di tragico».

Angelica Lussoso

 

 


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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