Fragagnano, 25 aprile: Festa della Liberazione
Per la prima volta, a Fragagnano, si è tenuta la celebrazione del 25 aprile, grazie all’impegno profuso dalla neo costituita Associazione Combattenti e Reduci Sezione Salvo D’Acquisto Fragagnano e alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale, della Pro loco, dell’A.N.M.I.,dell’Audace Fragagnano e dell’Accademia musicale Ouverture.
Dopo il raduno c/o la sede A.N.C.R.,si è snodato il corteo, aperto dai piccoli della squadra calcio Audace Fragagnano 2020, in direzione della Chiesa Madre, dove si è svolta la Santa Messa.
Durante l’omelia, il Parroco don Graziano ha citato il profeta Isaia 2,1-4:” Forgeranno le loro spade in vomeri, e le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo…” e don Primo Mazzolari, sacerdote,scrittore, profeta di una Chiesa in uscita, partigiano.
Al termine della Messa, il corteo ha raggiunto piazza Regina Elena.
Dopo la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro al Monumento dei Caduti,si sono tenuti i discorsi commemorativi.
È seguito un momento, intenso, curato dal gruppo di lettura Ipazia della Biblioteca N.D.Elena Dell’Antoglietta – Fragagnano.
La celebrazione è stata un’occasione per esprimere la propria gratitudine a tutte quelle donne e quegli uomini che hanno sacrificato la propria vita nella Resistenza per gli ideali di libertà, per ricordare le centinaia di Resistenti della Terra di Puglia, la regione del Sud con il maggior numero di partigiani caduti in combattimento, fucilati e deportati.
Tra questi, circa 20 donne: operaie, impiegate, casalinghe.
Ed ancora, gli ex militari pugliesi, originari di Francavilla Fontana, Brindisi, Fasano, San Vito che combatterono nella battaglia di Montelungo(Cs).
E tanti altri uomini e donne come noi , on la propria storia, i propri sogni che hanno anteposto al destino personale, la libertà collettiva.
Alla fine, tutti i presenti, hanno intonato l’Inno della Resistenza italiana,” Bella ciao “,accompagnati dalla fisarmonica di Giuseppe Leo.
Il 25 aprile è patrimonio comune, perché il sacrificio di quegli uomini e di quelle donne è valso la nostra libertà, contemplata nella Costituzione che abbiamo il dovere di difendere e di rilanciare.
Perché ” la libertà è come l’aria “,non è mai scontata e fino a quando verrà messa in discussione, ci sarà sempre bisogno del 25 aprile!