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“Cartoline da qui” è il nuovo album dei Nomadi che lo portano in tour anche in Puglia

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Milano. «La storia continua, festeggiamo i 60 anni con un nuovo album».

Lo ha accennato Beppe Carletti, fondatore dei Nomadi, all’uscita del nuovo album “Cartoline da qui”, a 60 anni dal debutto avvenuto nel 1963.

Luciano Ligabue firma il primo singolo “Cartoline da qui” da cui prende il titolo l’intero lavoro.

«È un profondo racconto di intense immagini, nato del genio di Luciano dopo la visita alla mostra di Augusto Daolio “Uno sguardo libero”: l’ha scritta guardando cartoline e dipinti di Augusto – ha precisato il leader della band – Un grande regalo ai Nomadi per i loro 60 anni. Le radici sono importanti per tutti, per noi di più. Siamo nel 2023 e solo noi possiamo cantarla».

L’album “Cartoline da qui” contiene 12 inediti, è accompagnato dall’adesivo celebrativo “Nomadi 60”, è supportato dal prezioso contributo di amici storici, lo ha pensato Carletti ed è disponibile solo in formato fisico (vinile deluxe edizione limitata, numerata e colorata, vinile, cd).

«Parto dalla fine: siamo fuori da certe logiche e la nostra etichetta BMG era d’accordo: poi vedremo se andare oltre il fisico – ha sostenuto – Mi chiama un amico dicendo che Luciano Ligabue aveva un pezzo per noi. Avevamo altri brani pronti, tra cui quello di Faletti, che abbiamo musicato. Siamo partiti a gennaio a lavorare ma con i brani già pronti anche se poi c’è stata qualche variazione. Lo abbiamo fatto in scioltezza in un periodo in cui si facevano pochi concerti. Di solito per gli anniversari si fa la raccolta di successi, ma non abbiamo voluto dimostrare che è un punto di partenza».

Sessant’anni dopo: si può dire che Carletti ha vissuto una favola.

«A Riccione nel 1963 ci siamo andati goliardicamente, il mare io la prima volta lo vidi in colonia – ha confidato – Avevamo 16 anni e dobbiamo ringraziare i genitori che si sono fidati a lasciarci andare. Guadagnavamo mille lire al giorno con pensione pagata, che erano tanti soldi e così siamo diventati grandi. I trenta anni con Augusto Daolio sono stati intensi, siamo diventati uomini insieme».

Il disco si apre con “Noi in musica” di Francesco Guccini, feat. Neri Marcorè.

«Penso a dove vive Francesco, a Pavana sull’Appennino pistoiese, e a prescindere è un poeta nato – ha osservato – Racconta la vita come è: andare a casa sua è andare da un amico con una libreria fantastica».

Il finale è ancora guccininiano: stesse parole ma diverso ordine.

«E’ l’ultima canzone ma l’inizio di quello che verrà – ha confessato – Francesco ha scritto per noi, non è una canzone né una poesia. Mi auguro che nel prossimo mi dia una canzone anche se non scrive più».

È la festa per i 60 anni della band ma dopo sarà ancora Nomadi oppure prenderà il sopravvento la passione di Carletti per la musica da film e la voglia di fare il nonno.

«Se ci saranno opportunità per creare cortometraggi le sfrutterò ma si tratta di fasi casuali – ha sottolineato – Però in concerto a Riccione con un violinista e una viola ho visto persone commosse. Questo è un di più, non sono Ennio Morricone. A Novellara sono stati invitati tutti gli ex Nomadi. A Riccione arriveranno altri eventuali ospiti».

Le parole inedite di Giorgio Faletti sono arrangiate dalla band con grande maestria nel brano “I ragazzi del ponte” e nella canzone “Un’altra rosa” i Nomadi ospitano anche Antonella Lo Coco, siciliana di nascita ed emiliana d’adozione.

I Nomadi hanno aperto la festa per celebrare questo grandissimo traguardo lo scorso 3 giugno a Novellara e il 10 giugno in piazza Roma a Riccione: queste due date sono state grandi occasioni per radunarsi tutti insieme e celebrare l’uscita dell’ultimo album ricco di grandi sorprese.

Il tour prosegue il 14 giugno a Isernia, 18 a Polignano a Mare (BA), 24 a Frassineto Po (AL), 30 a Norbello (OR), 1 luglio a S. Nicolò Gerrei (SU), 9 a Colubro di Artena (RM), 22 a Desenzano (BS), 23 a Lessona (BI), 27 ad Aquileia (UD), 28 a Sant’Anna di Lodè (NU), 29 a Arsiero (VI), 2 agosto a S. Michele Morfasso (PC), 3 a Beguda San Dalmazzo (CN), 4 a Casarza Ligure (GE), 5 a Casaproba di Montereale (AQ), 6 a Celle Di Bulgheria (SA), 8 a Cropani Superiore (CZ), 9 a Muro Leccese (LE), 10 a San Marco Argentano (CS), 11 a Poggiorsini (BA), 13 a Grignano Polesine (RO), 14 a Dorgali (NU), 15 a Stornarella (FG), 18 a Auletta (SA), 17 a Roccella Ionica (RC), 23 settembre a Casalromano (MN) per il Raduno nazionale fans dei Nomadi.

I Nomadi sono Beppe Carletti (tastiere, fisarmonica e cori, dal 1963), Cico Falzone (chitarre e cori, dal 1990), Daniele Campani (batteria, dal 1990), Massimo Vecchi (basso, voce, dal 1998), Sergio Reggioli (violino, voce, dal 1998), Yuri Cilloni (voce, dal 2017).


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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