IL BUONGIORNO DI PINA COLITTAPRIMO PIANOWellness

Il Buongiorno di Pina Colitta. L’ascolto, il denominatore comune delle buone relazioni

Condividi

Ebbene si, se dovessimo mettere un denominatore comune alle buone relazioni, sicuramente il saper ascoltare.  

In una relazione conta molto il saper ascoltare perché possa durare a lungo …

Non mi sembra poi una grandissima rivelazione né una scoperta, unica ed originale la mia!

E’ inimmaginabile, però, quante persone ogni giorno rischiano dimandare a rotoli la propria relazione familiare, di conoscenza, di amicizia, di coppia perché non hanno la capacità o la voglia di stare a sentire l’altro. Ma, c’è sempre un ma…

Infatti, mettendosi d’impegno si potrà però recuperare, anche stabilendo dei veri e propri turni, in un qualsivoglia confronto per ascoltarsi vicendevolmente. All’ascolto mai deve mancare il donare sempre la propria protezione, proteggendo letteralmente l’altro. Così facendo è garantito il rafforzamento del legame. E sapete perché? Non è forse garanzia per la serenità di una vera relazione sapere che c’è qualcuno pronto per noi ad aiutarci e farci sentire al sicuro? Indubbiamente migliorare l’intimità è necessario. Il contatto fisico tra due persone che si vivono
non deve mai mancare. Ma soprattutto e prima di tutto una carezza, un abbraccio, sono imprescindibili in una sana vita di relazione!

E poi gentilezza, tanta gentilezza…

E’ una parola che adoro, e, ovviamente, non è solo una parola scritta sul dizionario: la gentilezza va sempre comunicata e scaturisce da un modo di vivere naturale e costruito sin dalla nascita. La gentilezza in una coppia poi! Si attiva anche nel condividere, con il proprio partner gli stati
d’animo, i propri dubbi… Questo aiuterà ad aumentare la fiducia l’uno nell’altra, attivando una relazione di complicità ed intesa. Lagentilezza è un credo, un modo di vivere tra persone perbene e,sicuramente non riguarda solo la coppia!

“Certo sembra quasi un’assurdità parlare di gentilezza. Il mondo èpieno di violenze, guerre, attentati, devastazioni. Chi vogliamoilludere? Eppure il mondo va avanti perché siamo gentili fra noi.Nessun giornale domani parlerà di una madre che ha letto una storia alla sua bambina prima di dormire o di un padre che le ha preparato la colazione, di qualcuno che ci ha ascoltato senza distrarsi, di un amico che ci ha tirato su il morale o di uno sconosciuto che ci ha sorriso sull’autobus. Eppure, se ci facciamo caso, ogni giorno troviamo la gentilezza sul nostro cammino. Molti di noi sono gentili senza saperlo. Fanno ciò che fanno senza chiamarlo gentilezza, solo
perché è giusto fare così.
Piero Perrucci


Condividi

Lascia un commento