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APERTAMENTE di Cosimo Lombardi -Il mio saluto all’avvocato Giannotte, al Capo

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“Avvocato fui, or son Luca”, a Pietro questo hai detto nel giorno della Sua Festa e Lui amabilmente : “Entra, lo so”

Con questo delicato pensiero che il professor Mimmo Annicchiarico Gli ha rivolto, voglio iniziare il mio ricordo di Luca Giannotte, dell’avvocato Luca Giannotte, del Politico Luca Giannotte, per me, consentitemi la nota autobiografica, semplicemente il “Capo”.

Ostunese in Grottaglie per amore della Sua Maria, conosciuta casualmente nel corso di una Sua incursione in Lambretta dalla Città bianca alla Città delle ceramiche.

Giurista raffinato, Avvocato efficace.

Politico appassionato. Amico affidabile. La profonda umanità è stata la sua cifra. L’ironia il suo biglietto da visita.

Tanto ha dato a Grottaglie e  tanto gli ha dato Grottaglie.

Dirigente del MSI, Sindaco dal 16 gennaio al 16 luglio 1969, agli albori della contestazione e della sinistra comunista; infatti la violenza fisica della occupazione della Sala consiliare, prevaricatrice della volontà della maggioranza dei  consiglieri comunali di Grottaglie  pose fine a quella breve esperienza.

Assessore e vicesindaco in una amministrazione di centrodestra dal settembre 1988 al giugno 1993, una amministrazione – laboratorio politico di quella  che sarebbe diventata la coalizione di centrodestra oggi largamente maggioritaria in tutta la Nazione.

Destra sociale, tant’è che ci occupammo ( io modestamente lo coadiuvavo in quella amministrazione, essendo Consigliere comunale) solo di Servizi Sociali.

Assessore Giannotte fu terminata ed arredata la Casa di Riposo.

Assessore Giannotte fu salvato dal degrado imperante quel complesso sulla strada per Villa Castelli, noto come “Il sanatorio” per farlo diventare centro per il recupero di tossicodipendenti.

L’affidamento fu preceduto dalla verifica della funzionalità ed idoneità di strutture operanti nel centro e Sud Italia.

Avv. Luca Giannotte – Toga d’oro

Si partiva la domenica mattina presto con l’Alfa 164 verdone dell’avvocato Giannotte, a spese sue, Lui, io e Nino Longo (all’epoca responsabile del settore servizi sociali, che non prendeva una lira per straordinario), ispezionavamo le strutture del centro e sud Italia e poi, alla fine, abbiamo valutato come migliore offerta riabilitativa quella della Comunità Incontro, cui affidammo l’immobile, nel giro di qualche mese diventato porto di salvezza di tanti giovani caduti nel baratro dell’eroina.

Consigliere comunale per decenni. Alfiere della destra.

L’Avvocato Giannotte, raffinato cultore del diritto, pignolo ricercatore della parola appropriata;  incline alla transazione, in caso di caparbietà altrui,  pur  nella correttezza delle regole processuali e della deontologia, era granitico nella conduzione della causa. Tuttavia non ha mai infierito verso la sua controparte, quasi sempre soccombente.

Così lo ricordano la stragrande maggioranza degli avvocati che con Lui hanno incrociato la penna nelle Aule di Giustizia. Con una sola parola, un Signore.

Ciao Capo, arrivederci, senza fretta, ma arrivederci, perché come dicevi Tu con la Tua sorniona ironia: a pagare e a morire c’è tempo.

A Nando, Patrizia, Claudia e Francesco il mio abbraccio fraterno. A Vincenzo, a Luca e ad Alice il mio affetto.

 

P.S.: il baffo non lo taglio.

Mimmo


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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