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APERTAMENTE di Lilli D’Amicis – La scalinata (dei ceramisti) delle “meraviglie” e non solo

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Nella prima foto la rampa alta e nella seconda quella bassa

Torno per l’ultima volta sull’argomento Scalinata dei Ceramisti, per fare un po’ di chiarezza dato che in molti hanno travisato ciò che ho scritto, ovviamente parto da alcune necessarie premesse:

  1. Quando scrivo sia un post che un editoriale non parto mai prevenuta e armata da pregiudizi, anzi prima di scrivere faccio un’attenta disamina e mai dico mai scrivo per distruggere ma per aprire la mia mente, provocare in senso buono e se possibile avviare un dibattito sereno, da cui possa scaturire qualcosa di buono e costruttivo.
  2. Chi mi conosce bene sa che non sono una persona cattiva, ma schietta sì, non ho peli sulla lingua e quando critico lo faccio sempre premettento che è il mio pensiero e non è il Vangelo, questo perché sin da piccola sono stata educata con il principio del dubbio ovvero chiedersi sempre il perché e ragionarci su, oltre a non far parte del gregge belante e intruppato sul pensiero unico.
  3. Non sono un’artista, ne’ tantomeno una ceramista, ma sono solo un’attenta estimatrice e fruitrice dell’arte, avendo avuto uno zio che dell’arte ne ha fatto una ragione di vita e un mestiere era docente all’Accademia delle Belle Arti di Bari, ha  portando avanti tante battaglie a difesa dell’Arte Pura, che è stato anche un grande evento negli anni ’80 a Grottaglie con il grande Restany, oppure il grande omaggio ad Emanuele De Giorgio che la Città di Grottaglie fece a questo grande artista grottagliese, evento curato da Vittorio Del Piano (mio zio) e da Pino Lacava, con la lungimiranza  del Sindaco dell’epoca Antonio Cavallo e l’appoggio incondizionato dell’Assessore alla Cultura  il prof Mimmo Annicchiarico, ecco i miei primi passi di cronista nel mondo dell’arte sono stati fatti  in questi eventi memorabili.
  4. Quando stigmatizzo certe iniziative non lo faccio per il gusto di demolire a tutti i costi, ma lo ripeto hanno solo l’ardire di sollecitare  le menti e  si capisca che attraverso il confronto si cresce e si possono fare grandi cose.
Quartiere delle Ceramiche di Grottaglie. Piccola scala in pietra con alzate rivestite con mattonelle in ceramica decorate dal ceramista Annibale Trani

Ma veniamo all’oggetto di questo Apertamente, l’idea della scalinata è una bellissima idea quella delle 55 alzate in piastrelle decorate e maiolicate da 22 Ceramisti (su circa 70 ceramisti che hanno bottega su Grottaglie), inaugurata in pompa magna sabato 8 luglio  us. La scalinata che dal quartiere porta  a piazzetta San Francesco de Geronimo, non è nuova  come idea ne esiste una più piccola da decenni, sempre nel Quartiere e a pochi metri dall’ultima, allestita con piastrelle del ceramista Annibale Trani.

Ieri al tramonto mi sono recata in loco, e ho guardato scalino dopo scalino questa scalinata, le alzate sono molto belle e ben decorate,   22  ceramisti (più di qualcuno si sta chiedendo: dove sono gli altri circa 40 – 49 ceramisti?  sic) hanno fatto un ottimo lavoro, purtroppo  sono stati usati  smalti un po’ spenti, ma nell’insieme ogni alzata è un ottimo lavoro e  guardando questa scala  nella sua totalità si percepisce che non c’è stato un straccio di progettazione, eppure adesso con i computer, un esperto architetto,  riesce a fare un rendering (simulazione) del lavoro finito, della  composizione cromatica  e non solo. La prova che non ci sia  stata alcuna progettazione e quindi nel rivestirla sono andati a rampazzo (come viene viene!), la dà la collocazione delle mattonelle firmate dai vari autori, presenti in alcune alzate, sapete dove sono state collocate queste mattonelle firmate? sotto la ringhiera che sta a destra nella prima rampa salendo  e a sinistra nella seconda rampa sempre salendo, molte  di queste mattonelle, addirittura, sono capitate  sotto i montanti  delle due ringhiere per cui  leggere le firme è davvero molto complicato. La scalinata se ci fosse stato un coordinamento tecnico, magari chiamando qualche docente d’arte ceramica dell’ultra centenario Istituto d’Arte oggi Liceo Artistico, anche una scenografa/o ( a Grottaglie ne abbiamo!)  avrebbe fatto sì che queste alzate di gradino fossero installate con  armocromia che di certo ne avrebbe esaltato la fattura e la bellezza.

Poi se si fosse intervenuti, ovviamente mi riferisco sempre  all’Amministrazione,  a una bella pulita della sterpaglia  e dei rifiuti che ormai costantemente popolano i due promontori che sovrastano la Scalinata delle “Meraviglie” (che forse andrebbe dotata di cestini per la spazzatura differenziata), avremmo avuto un effetto  meraviglioso. Purtroppo al di là della evidente improvvisazione e dei grandi entusiasmi per i tagli dei nastri,  il risultato finale è vedere  tutto tutto intorno abbandono  totale e dove non esiste un minimo di controllo,   quindi campo libero ai teppisti di turno, ragazzini maleducati che scorrazzano indisturbati a bordo di bici, monopattini elettrici e motorini che deturpano  la sovrastante piazza San Francesco de Geronimo, un angolo incantevole della nostra Città,  ormai distrutto dal vandalismo di persone senza Dio e Cultura, il tutto nell’indifferenza totale di chi dovrebbe, oltre a tagliare nastri, curare  la bellezza e garantire la sicurezza di angoli meravigliosi della nostra,  per il momento, sfortunata Grottaglie.

Infine per me sarebbe più comodo scrivere sempre in positivo, elogiare il Re Nudo e i suoi fidi sodali che pur di difendere l’indifendibile spostano l’attenzione su altri argomenti che meriterebbero un’attenzione diversa  in altri ambiti e lunghe riflessioni, purtroppo siamo circondati da auto referenzialità  mista a indifferenza e incapacità che dà frutti che sono sotto gli occhi di tutti ormai. Ma ho deciso che non posso girarmi dall’altra parte mentre si distrugge un patrimonio prezioso qual è la mia amata Grottaglie.

Cari 22 ceramisti grottagliesi non prendetevela con con il dito che indica la luna e chiedetevi perché siete stati solo voi ad accettare e gli altri circa 40 ceramisti  e più perché sono rimasti a “guardare”? io questa  domanda me la farei e cercherei una risposta che in parte sta nel prodotto finito: La Scalinata  dei Ceramisti o delle Meraviglie.

E come scalinate delle meraviglie ce  ne sono tante in giro anche fuori Grottaglie

 


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Lilli D'Amicis

𝐋𝐢𝐥𝐥𝐢 𝐃’𝐀𝐦𝐢𝐜𝐢𝐬 – 𝐔𝐧𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 Arcangela Chimenti D’Amicis, meglio conosciuta come 𝐋𝐢𝐥𝐥𝐢 𝐃’𝐀𝐦𝐢𝐜𝐢𝐬, è una giornalista di grande esperienza, indipendente e senza peli sulla lingua. Nata il 𝟏𝟎 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝟏𝟗𝟓𝟓 𝐚 𝐆𝐫𝐨𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐞, dopo quasi 20 anni lontana dalla sua città natale, vi è tornata nel 2010, continuando a esercitare una professione che ama e difende con determinazione dal 𝟏𝟗𝟖𝟒.Iscritta all’𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚 dal 𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨 𝟏𝟗𝟖𝟔, ha iniziato la sua carriera come 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐓𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐨, avviando un percorso che l’ha portata a collaborare con diverse emittenti televisive e radiofoniche, tra cui 𝐕𝐢𝐝𝐞𝐨𝐥𝐞𝐯𝐚𝐧𝐭𝐞 Taranto, 𝐑𝐞𝐭𝐞𝐩𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚, 𝐓𝐑𝐂𝐁 𝐞 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐓𝐕 di Brindisi. 𝐈𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚, ha realizzato il primo 𝐓𝐆 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢 a Puglia TV, un esperimento così riuscito da essere presentato in un convegno ACLI a 𝐒𝐚𝐧𝐫𝐞𝐦𝐨.Dopo un periodo al Nord, ha collaborato con le televisioni 𝐀𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐓𝐕 𝐞 𝐔𝐧𝐨 𝐓𝐕a La Spezia, occupandosi di approfondimenti giornalistici e assumendo il ruolo di 𝐜𝐚𝐩𝐨 𝐫𝐞𝐝𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞. A 𝐑𝐨𝐦𝐚, nel 𝟏𝟗𝟗𝟑, ha lavorato per la 𝐫𝐞𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐫𝐨𝐧𝐚𝐜𝐚 𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐢 𝐝𝐞 𝐈𝐥 𝐓𝐞𝐦𝐩𝐨. Tornata in Puglia, ha fatto parte della redazione di 𝐂𝐢𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐅𝐌, per poi firmare le 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐛𝐞𝐧 𝟐𝟓 𝐚𝐧𝐧𝐢, realizzando sette notiziari giornalieri, oltre a rubriche di spettacolo per il Corriere del Giorno. Al termine di questo lungo e prestigioso percorso, ha 𝐜𝐞𝐝𝐮𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐚 𝐕𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐌𝐨𝐥𝐟𝐞𝐭𝐭𝐚, segnando il passaggio di una preziosa eredità professionale.Nel 𝟏𝟗𝟗𝟕, ha fondato 𝐙𝐎𝐎𝐌 𝐆𝐫𝐨𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐞 , un magazine innovativo in formato pocket con 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐢𝐫𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐬𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝟐.𝟎𝟎𝟎 𝐜𝐨𝐩𝐢𝐞, che fu tra i primi giornali cartacei in Puglia ad avere un 𝐬𝐢𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐞𝐭 (𝐳𝐨𝐨𝐦𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞.𝐢𝐭). La sua chiusura nel 𝟐𝟎𝟎𝟏 fu causata da un furto devastante nella redazione, sicuramente commissionato da chi non gradiva l'informazione libera e non asservita al potere politico locale .Dal 𝟐𝟎𝟎𝟔 ha ricoperto l’incarico di 𝐚𝐝𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐩𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐒𝐞𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐧𝐢, lavorando nel settore politico fino al 𝟐𝟎𝟏𝟓. Nel 𝟐𝟎𝟏𝟏, ha fondato il giornale online 𝐎𝐫𝐚𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚.𝐢𝐧𝐟𝐨, ancora attivo, e nel 𝟐𝟎𝟎𝟒 ha avviato il blog di successo 𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨𝐢𝐥𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨-𝐧𝐨𝐢𝐚.𝐛𝐥𝐨𝐠𝐬𝐩𝐨𝐭.𝐜𝐨𝐦, che vantava una media di 𝟏.𝟐𝟎𝟎 /𝟏𝟓𝟎𝟎 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢Nonostante la sua intensa carriera giornalistica, Lilli D’Amicis 𝐡𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐮𝐞 𝐟𝐢𝐠𝐥𝐢, 𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐚 𝐓𝐨𝐦𝐛𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, avvocato e 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐰𝐞𝐝𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐥𝐚𝐰𝐲𝐞𝐫 𝐝’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚, e 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐓𝐨𝐦𝐛𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, 𝐩𝐢𝐥𝐨𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐚𝐞𝐫𝐞𝐢, 𝐝𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥’𝐈𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭𝐨 𝐂𝐚𝐫𝐧𝐚𝐫𝐨 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨𝐧𝐢 𝐅𝐥𝐚𝐜𝐜𝐨 𝐁𝐞𝐥𝐥𝐮𝐳𝐳𝐢 𝐞 𝐩𝐢𝐥𝐨𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐧𝐚𝐝𝐚𝐢𝐫 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐧𝐨, dimostrando grande versatilità e competenza nel suo settore.Alla soglia dei 𝟕𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢, da 50 anni sposata felicemente con 𝐎𝐫𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐓𝐨𝐦𝐛𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, ammiraglio MM in pensione, continua a essere operativa con la sua agenzia 𝐌𝐓 𝐄𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐰𝐞𝐝𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐨, dimostrando che 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐞𝐭𝐚̀ finché salute l'accompagna. E scusate se è poco!

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