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“Osservatorio permanente sulle politiche educative della città”:  il GNNI chiede all’assessore Marti di raccogliere la richiesta dei genitori

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La referente del gruppo territoriale Puglia del GNNI (Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia) Linda Boccuzzi  scrive all’Assessore ai Servizi Educativi, Politiche Giovanili e Spettacolo del Comune di Taranto, Fabiano Marti.

Si legge nella missiva: “Riponiamo in lei le speranze di un profondo cambiamento nel modo di gestire le politiche educative della città. La nostra attenzione si rivolge particolarmente ai nidi comunali. Un servizio educativo di per sé straordinariamente complesso, di fronte alle sfide rappresentate dalla necessità di estendere la rete in tutte le zone della città, ma anche di tenere alti gli standard della qualità e dell’identità del servizio rivolto allo 0- 3, nella nuova prospettiva del sistema integrato 0-6 (di cui al d. lgs. 65).

Di recente i genitori delle bambine e dei bambini iscritti ai nidi comunali, con una lettera aperta rivolta al Sindaco della città, hanno chiesto un maggiore coinvolgimento, nell’elaborazione delle scelte che riguardano il servizio. Proponendo l’istituzione di un “osservatorio permanente sulle politiche educative della città” del quale far parte, insieme agli operatori, e alle loro rappresentanze sindacali. Pensiamo che questo sia un segnale davvero importante, da valorizzare, della consapevolezza raggiunta dalle famiglie, della valenza altamente educativa del servizio, che per questo dovrebbe essere un diritto di tutte le bambine e i bambini poter frequentare. Sosteniamo, e ci uniamo, per questo, alla richiesta delle mamme e dei papà, ricordando l’antico proverbio africano “ci vuole tutto un villaggio per educare un bambino”.

Desideriamo segnalare che la problematica degli aumenti tariffari non può ritenersi esaurita con le “agevolazioni” introdotte dal Sindaco con un suo Avviso. Riteniamo che un ponderato utilizzo dei finanziamenti attualmente a disposizione, potrebbe aiutare nel ridurre ancora l’impatto degli esorbitanti incrementi (disposti dal bando per le nuove iscrizioni) sui bilanci familiari, allargando l’accessibilità del servizio. Meritano, inoltre, un’attenta riflessione le argomentazioni poste dai genitori, preoccupati per le limitazioni alla partecipazione delle famiglie alla gestione del servizio introdotte dal nuovo Regolamento di Gestione, approvato dal Consiglio nello scorso marzo.

Una delle conseguenze di queste limitazioni, sarebbe una perdita di trasparenza nell’elaborazione delle graduatorie dei nuovi iscritti. Aggiungiamo, a quanto già detto dai genitori, che il nuovo regolamento non fa chiarezza sui titoli di studio previsti per le diverse figure professionali da impiegare, sui rapporti numerici educatore/bambino, sull’inclusione delle fragilità, sulla formazione permanente in servizio di tutti gli operatori, sulla istituzione e le funzioni di un coordinamento pedagogico fra servizi, e territoriale (di cui al citato d. 65). Non fa cenno al delicato rapporto fra l’amministrazione comunale stessa, e gli eventuali servizi dati in concessione a terzi, o semplicemente integrativi (estensione dell’orario, sostegno alle fragilità, funzionamento in luglio e agosto). Non affronta il tema dell’articolazione dell’orario di lavoro delle educatrici, dipendenti comunali, e dell’applicazione del CCNL 19/21. Materia certamente oggetto di trattativa sindacale, i cui esiti, riteniamo, andrebbero evidenziati nel Regolamento, per quello che interessa l’orario del servizio”.


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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