Il Buongiorno di Pina Colitta. La coscienza? “Un indumento molto elastico e flessibile”.
“Nella maggioranza dei casi, la coscienza è un indumento molto elastico e flessibile, che si allunga molto e si adatta a una gran varietà di circostanze. Certa gente, con un prudente governo e col toglierselo a poco a poco, come si fa con una sottoveste di flanella in estate, si sforza anche, a tempo debito, di farne interamente a meno; ma vi sono altri che possono indossarlo e spogliarsene a piacere; e questo, essendo cosa più conveniente e comoda, è molto più in voga.”
Charles Dickens
La coscienza, cosa sarà mai? Di lei se ne è sentito parlare sin dall’antichità e ha affascinato, attraendo l’uomo da sempre per la sua complessità nel corso della sua esistenza… Come potrebbe non esserlo se è testimonianza dell’evoluzione e, nelle sue varie declinazioni, dei cambiamenti d’epoca e delle aree d’influenza. Se un tempo la mente, considerata l’antica anima delle religioni e della filosofia, sin dagli antichi Greci, era ritenuta scissa dal cervello, oggi invece ne è un’unità inscindibile. E cosa aveva detto Aristotele se non questo quando nel concetto di sinolo, vedeva l’unione di materia e forma?
Lui, si, che aveva capito bene la questione “coscienza”!
La mente di fatto è complessa ed è costituita da un insieme di funzioni derivanti dall’encefalo. Eppure tutte le parti da cui è costituito, prese singolarmente non bastano a definire l’uomo. Infatti esistono, un’immensità di variabili capaci di determinare l’individuo proprio in funzione di quella che si chiama “coscienza”. In pratica la coscienza, secondo accreditati studiosi, è la relazione con il mondo e gli uomini…
E non potrebbe essere diversamente se essa è mutevole e materiale, ma mai eterna e peraltro oggetto d’interesse della scienza.
Se ne occupò lo stesso Darwin, quando proprio nella sua teoria fa riferimento all’adattamento. Allora la coscienza è proprio nell’acquisizione della consapevolezza del passato e del presente, spingendo l’uomo ad adeguare il suo comportamento a seconda delle circostanze.
Perché solo a chi si sporca le mani | è concesso il privilegio di avere una coscienza pulita.
(Pinguini Tattici Nucleari)