Il mio viaggio emozionale nel romanzo di Stefania Romito “Eleonora Duse, il primo Amore”
di Vincenzo Nasuto*
Raramente capita di leggere un romanzo tutto d’un fiato, non fermarsi fino a quando non sei alla fine. Essere coinvolto e trasportato dalle emozioni passate soprattutto in gioventù. “Assaporandone fino in fondo l’essenza, in uno smarrimento costante dei sensi ” e ancora “amare in maniera incondizionata”.
In questo breve ma intenso romanzo che gode della Prefazione di Pierfranco Bruni (pubblicato da Passerino Editore nella Collana del Nuovo Rinascimento), Stefania Romito ci racconta del primo amore della Divina dall’incontro con Arrigo Boito al ristorante Cova di Milano alla tournée in Sudamerica all’incontro a Villa Cima presso Cernobbio che decretò la fine di un amore incondizionato.
L’autrice ha voluto che il lettore fosse spettatore ma anche parte integrante del romanzo coinvolto dalla Divina “in una dialogante conversazione con la propria anima e con i suoi più grandi amori. Il Maestro e il Vate”.
Questo è un romanzo che parla d’amore incondizionato, totale, dove s’incontrano due anime che vivono un inizio e una fine in un arco di tempo alle porte del ‘900 e della rivoluzione industriale.
Una storia emozionale che mi ha trasportato più volte nel mondo dei ricordi coinvolgendo non solo l’anima ma anche il corpo.
*artista