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Uva, il grido di Taranto: “Così sta naufragando la viticoltura di Puglia”

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  “Rischia il naufragio la vitivinicoltura pugliese. Per portare in porto questa drammatica stagione serve che il Governo veda lungo e rischiari come un faro una situazione davvero nera”.

Taranto – Usa la metafora del mare Gennaro Sicolo, Presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, davanti alle centinaia di partecipanti che venerdì 15 settembre, nei pressi della Prefettura di Taranto, sono arrivati da tutta la Puglia per il sit-in in difesa dei produttori di uva pugliesi.

Taranto Sicolo consegna documento al Prefetto

La delegazione CIA Puglia ha consegnato un documento di richieste e proposte al prefetto di Taranto, Demetrio Martino. Alla manifestazione erano presenti i parlamentari Mario Turco (M5S) e Vito De Palma (Forza Italia), i consiglieri regionali Massimiliano Di Cuia (Forza Italia) e Antonio Paolo Scalera (Puglia Domani), oltre al vicepresidente ANCI Puglia Onofrio Di Cillo e a numerosi sindaci e amministratori comunali del Tarantino.

La peronospora, in tutta Italia, ha falcidiato e ridotto la produzione di almeno il 50%. Contando soltanto la Puglia, sono stati irrimediabilmente danneggiati 5mila ettari di vigneti. “E il governo che fa? Stanzia un milione di euro per l’intera nazione, vale a dire meno di una goccia in un oceano”, aggiunge Sicolo.

La delegazione CIA Puglia guidata da Sicolo ha consegnato al prefetto di Taranto un documento che illustra la drammatica situazione del settore vitivinicolo ed esprime alcune richieste e proposte. “CIA Agricoltori Italiani di Puglia denuncia la forte speculazione che i commercianti di uva da vino stanno praticando nei confronti dei produttori – si legge nel documento – A una perdita di produzione stimata intorno al 50% a causa dei danni causati dalla Peronospora, in questi giorni si aggiunge l’ennesima mortificazione dei viticoltori, messa in atto da commercianti senza scrupoli che stanno proponendo prezzi dell’uva che si attestano intorno a un terzo di quelli praticati lo scorso anno. Si tratta di prezzi da fame che non permettono di coprire nemmeno una parte dei costi di produzione che si sono moltiplicati all’inverosimile per gli aumenti di gasolio, energia elettrica, fertilizzanti e concimi, nonché per la necessità di praticare numerosi trattamenti fitosanitari nel tentativo di arginare il dilagare della Peronospora e dell’insetto Cicalina”.

La Situazione. L’Istat nel 2022 ha rilevato per la regione Puglia una produzione di vino pari a 10.8 milioni di ettolitri (+13% sul 2021), la più elevata di sempre e del 40% superiore alla media storica 2012-21. Le prime stime per il 2023 sembrano delineare una delle vendemmie più difficili degli ultimi 40 anni, a causa della Peronospora e degli attacchi dell’insetto Cicalina. Disagi a cui si aggiungono l’inasprimento sconsiderato dei costi di produzione, con il consueto e insostenibile aumento del prezzo del carburante, che incide particolarmente sui costi di trasporto delle uve verso le cantine, criticità produttive che poi non vengono compensate dal riconoscimento ai produttori un prezzo giusto e adeguato.

Le Richieste. “La questione legata alle giacenze si ritiene essere solo un alibi per giustificare i prezzi che in questi giorni vengono proposti ai produttori. Pertanto CIA Puglia chiede a tutte le istituzioni e agli enti preposti di effettuare i dovuti controlli per verificare le reali giacenze nelle cantine. Si chiedono, inoltre, controlli capillari sulle cantine al fine di evitare che molta uva da tavola invenduta vada a finire nelle stesse. Si tratterebbe di un’ulteriore grave speculazione ai danni dell’uva da vino. Una speculazione che “drogherebbe” ulteriormente il mercato. Anche per l’uva da vino, come avvenuto per altre produzioni (es. latte), serve responsabilizzare tutta la filiera affinché responsabilmente vengano praticati prezzi ai produttori equi e che riconoscano i sacrifici che i viticoltori compiono in una intera annata. Va, infatti, evitato ad ogni costo che commercianti e mediatori facciano “cartello” relativamente ai prezzi delle uve. Il Governo deve stanziare risorse proporzionali al danno che hanno subito i produttori. Il milione di euro stanziato dal Consiglio dei Ministri non servirà nemmeno a coprire una minima parte delle perdite che hanno subito i produttori”.

 

 


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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