Il Buongiorno di Pina Colitta. La responsabilità di ciò che si vuole essere
Ognuno è responsabile del proprio comportamento.
E nessuno può controllare il comportamento dell’altro.
L’unica cosa che si può fare è agire sul proprio comportamento.
Le persone non cambiano, non cambiano secondo le nostre speranze e suggerimenti.
Una persona potrebbe essere altro se solo volesse, se volesse il bene davvero. Non funziona così!!!
Le persone sono quelle che sono e cambiano solo se trovano una motivazione in sè stesse. Chi non la trova, vivrà isolato come un animale da circo, lontano dal suo habitat, ma, alla fine della sua performance, sicuro nella sua gabbia e lontano da ogni pericolo per sè stesso e per gli altri.
Non bisognerebbe mai prenderla sul personale se qualcuno si rende artefice di uno sgarro. E’ chiaro che ci si possa far prendere dalla stizza, ma non serve, anche se l’emozione della rabbia potrebbe essere necessaria.
Si può solo agire su sé stessi e rimandare a colui che ha offeso la responsabilità di ciò che ha fatto.
Se si pensa a ciò che hanno fatto gli altri nei nostri confronti, il rischio è che si fa una vita schifosa pensando al torto che è stato perpetrato.
Si porta solo una zavorra di cose che sono state subite, ma con risentimento, quando, magari, l’altro non si ricorda neanche di quello che ha fatto.
Con la zavorra del risentimento non si fa altro che accumulare veleno; ma giorno dopo giorno, pensando a quel torto, quel veleno e quel risentimento quanto potrebbe danneggiare? Chi ha fatto subire un danno; chi ha provocato il danno in realtà non se ne frega niente o magari non si ricorda e lo ha rimosso…
Portare avanti un malanimo non va bene …
È fondamentale cogliere che gli altri sono altro da noi stessi ed ogni individuo deve cambiare e modulare il proprio comportamento a seconda di chi ha davanti. Se il comportamento di chi ci sta di fronte è frutto delle nostre aspettative, dei nostri desideri, delle nostre fantasie, se c’è discrepanza tra ciò che quella persona è realmente e come dovrebbe essere il nostro desiderio, si crea un gap di sofferenza.
Mai gettare sugli altri la propria responsabilità; è questo che provoca l’infelicità. Bisognerebbe assumersi la piena responsabilità.
Ricordiamoci sempre:
“Io sono responsabile della mia vita. Nessun altro è responsabile; pertanto, se sono infelice, devo scrutare nella mia consapevolezza: qualcosa in me non va, ecco perché creo infelicità tutt’intorno a me”.
Osho