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Agricoltori tra rabbia e proposte, CIA Puglia: «L’Europa non deve penalizzarci»

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Sicolo: «Riformare la PAC su limiti produttivi, fitofarmaci ed ecoschemi, l’agricoltura va sostenuta»

Cinque priorità: riforma PAC, costi di produzione, calamità e fitopatie, concorrenza sleale, burocrazia

Bari – «Sull’agricoltura l’Europa sta sbagliando direzione: riduce i sostegni al settore, aumenta vincoli e ostacoli frenando le produzioni e accelera su una transizione ecologica sballata che colpisce gli agricoltori per non fare i conti con i veri e grandi inquinatori del pianeta».

A Bari, davanti a delegazioni di agricoltori giunte da tutta la regione, CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha convocato un incontro-assemblea col mondo agricolo pugliese per dare continuità alla mobilitazione già da tempo intrapresa sulle questioni da cui dipende il rilancio del comparto primario del ‘tacco d’Italia’. Sono 5 le priorità indicate dall’organizzazione: la riforma della PAC, misure europee e nazionali per la riduzione dei costi di produzione, interventi per affrontare calamità e fitopatie, contrasto alla concorrenza sleale e vera semplificazione burocratica.

LA RIFORMA DELLA PAC. Per CIA Agricoltori Italiani di Puglia, occorre che il Governo intervenga con decisione sulla UE per riformare la Politica Agricola Comune. Sono da rivedere le misure che impongono una riduzione della produzione agricola. Anche sull’uso dei fitofarmaci, “è necessario ribadire che le imprese agricole, già con le regole antecedenti alla nuova PAC, stanno producendo prodotti alimentari a residuo zero”, ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “Con l’abbattimento del 65% dell’uso dei fitofarmaci entro il 2030, si rischia una consistente contrazione delle produzioni e la conseguente dipendenza alimentare da Paesi che producono utilizzando sostanze chimiche il cui uso è vietato in Europa. Bisogna ribadirlo a gran voce: non è vero che l’agricoltura e la zootecnia inquinano! Si vuole colpire l’agricoltura per non dover affrontare i veri responsabili dei danni all’ambiente”. Occorre modificare anche gli ecoschemi che impattano in modo negativo in particolare sulla olivicoltura e la cerealicoltura della Puglia. «Noi vogliamo un’Europa che sia attenta e sensibile alla straordinaria varietà e peculiarità dei suoi tanti territori ma, al momento, non è ancora così – ha aggiunto Sicolo – La Puglia è una delle aree del Vecchio Continente che conserva e produce eccellenze e biodiversità uniche al mondo: non devono affossarci, devono rispettarci e metterci nelle condizioni di tutelare produzioni e biodiversità».

COSTI DI PRODUZIONE. Gasolio agricolo, costi energetici, fitofarmaci, materie prime, approvvigionamento idrico per le irrigazioni, ore di lavoro sottratte alla produzione per far fronte alla moltiplicazione degli adempimenti burocratici, trattamenti d’emergenza e irrigazioni di soccorso, logistica: ogni singola voce dei costi di produzione, negli ultimi tre anni, è stata caratterizzata da aumenti a volte fuori controllo che solo temporalmente e per brevi periodi si è provveduto a calmierare con misure-palliativo, mai con azioni strutturali. «I costi di produzione per le aziende agricole italiane, e per quelle pugliesi ancora di più, mettono in fuori gioco i nostri imprenditori agricoli rispetto a Paesi dove produrre costa meno. Il nostro è uno svantaggio competitivo permanente, strutturale e, anche su questo, è necessario che si intervenga a livello europeo, per tutelarci rispetto alle condizioni che determinano la competitività sui mercati internazionali».

CALAMITÁ E FITOPATIE. Negli ultimi anni, assieme ai costi di produzione, sono aumentati anche i danni economici causati da eventi climatici estremi e fitopatie devastanti come la Xylella, che ha ridotto ai minimi termini il potenziale produttivo olivicolo nelle zone colpite, e la peronospora, capace di dimezzare la produzione vitivinicola pugliese nel 2023 e di essere tuttora un fattore che determinerà una contrazione produttiva del settore per il 2024. Sul fronte Xylella, l’Europa può e deve intervenire sia attraverso l’impegno di risorse per il contrasto e la rigenerazione sia impegnandosi per formare una rete internazionale di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative e concrete. Vanno ripristinati, inoltre, i livelli di contributo per le polizze assicurative agevolate.

CONCORRENZA SLEALE. È necessario che il Governo non lasci nulla di intentato, in Europa, per uniformare gli standard, facendo in modo che almeno gli Stati dell’Ue adottino regole comuni per non fare concorrenza sleale, assicurando meccanismi e norme che garantiscano il giusto valore economico ai nostri prodotti. Vanno favorite le aggregazioni per accrescere il potere contrattuale dei produttori nei confronti di intermediari, parte industriale e GDO; l’Europa deve assicurare norme che non penalizzino le nostre imprese e ci permettano di essere competitivi nei confronti di chi, oggi, opera in condizioni tali da farci una concorrenza sleale.

SBUROCRATIZZAZIONE. Ogni agricoltore per la burocrazia spende 2 euro per ciascuna ora di lavoro, 20 euro al giorno, 600 euro al mese, 7200 euro all’anno per “fare” le carte (ogni impresa produce ogni anno 4 chilometri di carte). È necessaria una sistematica azione di semplificazione. Le modalità per il riconoscimento delle calamità atmosferiche e le modalità di istruttoria sono inaccettabili, fra delimitazione delle aree e indennizzo degli agricoltori passano anni. Meno burocrazia anche per gli agriturismi, per l’acquisizione del patentino per l’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari e per il rilascio del libretto annuale di concessione del carburante ad accise agevolata.


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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