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APERTAMENTE di Paolo Varisco. Intelligenza artificiale: quali prospettive, quali benefici, ma quali incertezze per la civiltà del futuro prossimo

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Questo contributo si propone di offrire una riflessione profonda sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale e sulle sue possibili implicazioni per la società

Ripercorrendo indietro il tempo trascorso fino al 1945, ci troviamo nel momento in cui Robert Oppenheimer stava per sperimentare la prima bomba atomica. La sua convinzione che tale invenzione potesse salvare il mondo si mescolava a un senso di inquietudine per le conseguenze che avrebbe potuto apportare. Questa stessa ambivalenza la ritroviamo oggi nel nostro rapporto con l’intelligenza artificiale, una tecnologia dal potenziale immenso, capace di risolvere numerosi problemi, ma anche di introdurre nuove sfide.

L’intelligenza artificiale sta già trasformando diversi settori, modificando radicalmente il modo in cui viviamo e lavoriamo. Nel campo dell’assistenza sanitaria, ad esempio, l’intelligenza artificiale già contribuisce a diagnosticare malattie e sviluppare terapie più efficaci, spesso con una precisione superiore ai metodi tradizionali. Nel mondo digitale, assistenti virtuali, come Siri e Alexa, interpretano e rispondono a richieste vocali grazie all’apprendimento automatico. La traduzione automatica ha iniziato ad abbattere le barriere linguistiche, mentre in ambito industriale, l’automazione guidata dall’intelligenza artificiale è già in grado di ottimizzare i processi produttivi.

Nel settore finanziario, l’intelligenza artificiale aiuta nella gestione del rischio e nell’individuazione di frodi, mentre nel mondo dell’e-commerce, piattaforme del livello di Amazon e Netflix, personalizzano le raccomandazioni in base alle preferenze degli utenti. Anche la sicurezza informatica beneficia dell’intelligenza artificiale, che velocizza l’identificazione e la risposta alle minacce. In agricoltura, migliora il monitoraggio delle colture e la gestione delle risorse, e in ambito educativo, personalizza il materiale didattico in base alle esigenze degli studenti.

Le previsioni sul futuro dell’intelligenza artificiale sono numerose e variegate, spaziando dalla possibilità di scrivere soggetti, sceneggiature e di creare anche attori virtuali per il cinema. La difficoltà di distinguere tra realtà e creazioni dell’intelligenza artificiale è un fenomeno sempre più comune, che ha fatto elevare a proteste a Hollywood, dove si teme la perdita del lavoro e l’uso non autorizzato della propria immagine.

L’intelligenza artificiale è anche la forza trainante dietro la rivoluzione della guida autonoma, trasformando radicalmente il settore dei trasporti. Veicoli a guida autonoma utilizzano l’intelligenza artificiale per interpretare dati sensoriali e prendere decisioni in tempo reale, migliorando costantemente tramite apprendimento automatico. Questa tecnologia permette di ridurre gli incidenti stradali, causati spesso da errori umani, e di migliorare la gestione del traffico. La guida autonoma apre nuove vie alla mobilità condivisa sia per il trasporto pubblico sia per quello privato, delineando un futuro di viaggi più sicuri, efficienti e accessibili.

L’intelligenza artificiale è entrata anche nel settore militare, trasformandolo mediante la coniugazione efficienzaefficacia delle operazioni. Dall’analisi di immagini satellitari alla guida di sistemi di difesa missilistica, dai veicoli e droni autonomi alla gestione logistica, l’intelligenza artificiale offre strumenti avanzati che cambiano il volto della guerra moderna. Tuttavia, il suo impiego in questo ambito solleva questioni etiche importanti, specialmente per quanto riguarda l’autonomia dei sistemi d’arma e la necessità di un utilizzo responsabile in linea con le norme internazionali.

La rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale solleva interrogativi cruciali sulla nostra capacità di gestirla, paragonabile alla sfida di crescere un figlio. Mentre l’intelligenza artificiale autonoma progredisce, dobbiamo chiederci se siamo pronti ad accoglierla e guidarla responsabilmente. Questo processo richiede comprensione, ragionevolezza, adattamento e un’etica solida, simili a quelle richieste nell’educazione di un bambino. L’intelligenza artificiale, come un figlio, si evolve e apprende dall’ambiente, portando a riflettere sull’importanza del nostro ruolo nel plasmarne lo sviluppo, le decisioni e le azioni, assicurandoci che contribuisca positivamente alla società.

In conclusione, oggi dobbiamo pensare sulla necessità di adattarci e a prepararci a un futuro in cui l’intelligenza artificiale avrà un ruolo sempre più centrale, invitando a una rivalutazione del nostro sistema democratico per affrontare proattivamente queste sfide. In questo contesto, chi si adatta per primo potrà vivere meglio il proprio futuro, mentre gli altri ne subiranno le conseguenze, concetto che ricorda il declino di civiltà un tempo avanzate come quelle arabe rispetto all’Europa.

Paolo Varisco

Imprenditore industriale

in copertina: Gianfranco Coccia, senza titolo, tecnica mista – rielaborazione grafica S. Del Piano


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