SALVIAMO GROTTAGLIE DAI VANDALI IGNORANTI
Piccolo intervento pedagogico in favore degli ignoranti al potere a Grottaglie
Un intervento resosi necessario per lo scempio che sta compiendosi nella nostra martoriata Città, ovvero mezza demolizione dell’area di fuori porta, per fare spazio alla rotonda, dove insiste il Monumento ai caduti realizzato da Marcello Piacentini. È proprio vero quello che non fecero i “barbari” lo sta facendo Ciro D’Alò con i suoi giannizzeri
Chi era Marcello Piacentini?
Marcello Piacentini nato a Roma, 8 dicembre 1881 ed ivi morto il 18 maggio 1960 è stato un grande architetto e urbanista italiano. Protagonista sulla scena della architettura europea, assumendo la figura di massimo ideologo del monumentalismo . Dal dopoguerra fu oggetto di forti polemiche politiche a causa del suo legame con il regime, polemiche che innescano un giudizio critico sulla sua persona, mentre sull’opera di architetto, urbanista, docente universitario, preside della facoltà di architettura della Sapienza di Roma, direttore di riviste, coordinatore di interventi pubblici, scrittore, critico, e maestro di giovani architetti nessuno può obiettare alcunchè.
La più bella, profonda e insolente critica a Marcello Piacentini l’ha scritta Bruno Zevi il 29 maggio 1960. Cioè a undici giorni dalla morte. “Nel 1925” ‒ dice Zevi dell’architetto che per lungo tempo era stato il dominus dell’architettura in Italia ‒ “Piacentini era in grado di far compiere all’architettura italiana una svolta capace di reinnestarla nel circuito europeo. Aveva i giovani dalla sua parte: i vecchi lo adoravano e comunque lo proteggevano. Fu accademico d’Italia, preside della facoltà di architettur, capo di una scuola di cui si può dire soltanto che i seguaci sono peggiori del maestro… Per questo, nel momento in cui Piacentini ci lascia dopo una lunga malattia che ha sedato rancori e vanificato le polemiche, val meglio ripensare al giovane che possedeva ogni requisito per diventare uno dei più qualificati architetti europei ”.
Le sue opere più importanti
Palmi: Palazzo Ambesi-Impiombato in Piazza I° Maggio; La Casa madre dei mutilati a Roma (1936); 1910, Bruxelles: padiglione italiano all’Esposizione Mondiale; 1912–1928, Messina: Palazzo di Giustizia; 1913, Roma: Villetta Rusconi; 1915–1917, Roma: Ristrutturazione e ampliamento del Cinema Teatro Corso (già Lux et Umbra, poi Étoile); 1916–1918, Roma: Villa Nobili; 1919–1934, Roma: 1916–1918, Roma: Villa Nobili. 1919–1934, Roma: Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re. 1922, Firenze: Cinema teatro Savoia (ora Odeon). Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re 1922, Firenze: Cinema teatro Savoia (ora Odeon). 1922–1927, Bergamo: Rifacimento centro della città (centro piacentiniano)-Torre dei Caduti–Tribunale-Camera C.I.A.A.; 1924–1931, Genova – Arco della Vittoria; 1925, Roma: Restauro di Villa Madama; 1926–1958, Roma: Ristrutturazione Teatro dell’Opera (ristrutturazione); 1927–1932, Brescia: Piazza della Vittoria (dominata dal Torrione INA, alto 57 metri è il primo grattacielo costruito in Italia e tra i primissimi in Europa); 1927–1939, Genova: Piazza della Vittoria (piano generale, palazzi INPS, Garbarino, Sciaccaluga e Arco della Vittoria); 1928, Bengasi: Albergo Italia; 1928, Bolzano: Monumento alla Vittoria; 1928–1932, Roma: Palazzo delle Corporazioni in via Veneto (oggi sede del Ministero dello sviluppo economico), con Giuseppe Vaccaro 1928–1936, Roma: Casa madre dei Mutilati; 1929-1931, Roma: Palazzina al Lungotevere Tor di Nona (abitazione e studio Piacentini); 1932, Roma: Villa Piacentini alla Via Camilluccia (abitazione privata Piacentini);1932, Borgomanero: Maniglie Iustitia e Libertas per Olivari per il Palazzo di Giustizia di Milano;1932, Pallanzaː Mausoleo per Luigi Cadorna; 1932–1937, Roma – Edifici residenziali ICP Pamphily; 1932–1941, Reggio Calabria: Museo Nazionale della Magna Grecia; 1933, Milano: Palazzo di Giustizia; 1933, Torino: demolizione e ricostruzione del secondo tratto di Via Roma (e isolati circostanti); 1933–1935, Bolzano: Corpo d’Armata; 1933–1938, Milano: Palazzo Missori; 1935–1939, San Paolo: Edificio Matarazzo (ex sede delle Indústrias Reunidas F. Matarazzo e del Municipio di San Paolo); 1935–1940, Genova: Torre Piacentini (primo grattacielo italiano ad aver superato i 100 m); 1936, Roma: Palazzo del Rettorato dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, all’interno della Città universitaria di Roma; 1936, Rosarno: Edificio Scolastico “E. Marvasi”; 1936 – 1950, Roma: Via della Conciliazione e sistemazione di Borgo (con Attilio Spaccarelli); 1937–1940, Zagabria: Palazzo delle Assicurazioni Generali; 1938, Livorno: Piano di risanamento del centro storico e Piazza Grande; 1938–1942, Roma: sistemazione dell’E42 (EUR); 1939–1940, Napoli: ristrutturazione del Palazzo del Banco di Napoli; 1940–1941, Sasso Marconi: Mausoleo Marconiano; 1947–1952, Roma: Cappella universitaria Divina Sapienza, all’interno della Città universitaria di Roma; 1951–1954, Macerata: Palazzo della Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata; 1954–1956, Ferrara: Nuovo Palazzo della Ragione; 1958, Roma: Palazzo dello Sport, in collaborazione con Pier Luigi Nervi (per la parte strutturale); 1957-1961, Bolzano: chiesa di San Giuseppe; 1962 (postuma, su suo progetto), Pescara, chiesa dello Spirito Santo.
MONUMENTO AI CADUTI DI GROTTAGLIE (Anno 1958 – Sindaco Angelo Peluso- artista)
STUDIATE ASINI, STUDIATE E FINITELA DI DISTRUGGERE LA CITTA’!
PASSERETE ALLA STORIA… SI MA COME I PEGGIORI.
Cosimo Lombardi