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Rinaldo Melucci sta consumando una tragica transizione democratica

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Solo che in questo caso, invece di migliorare, le condizioni politiche stanno peggiorando per la comunità

Taranto – Perché dopo aver agitato lo spauracchio delle querele a carico di chi esercita il legittimo diritto di critica politica, da qualche giorno c’è stata un’escalation nei confronti degli organi di informazione, un tentativo di intimidazione che puzza di “regime”.
Solo che qui non siamo né in Eritrea, né in Corea del Nord, tanto meno in Turkmenistan.
Siamo in Italia, patria del diritto, nazione dove la libertà d’espressione si staglia nelle chiare lettere dell’articolo 21 della Costituzione.
Parole che stridono al cospetto delle note deliranti (e mal scritte) che partono da Palazzo di Città, dove paradossalmente si chiede alla stampa di chiedere scusa (!!!) per aver riportato notizie, perché di questo si tratta, per aver riportato informazioni e dato atto di interventi che riguardano la collettività, considerando che gli stipendi che percepisce chi viene nominato “intuitu personae” li pagano i cittadini.
Informazioni che sarebbero errate, rivendicano dal Municipio…
Eppure la delibera di giunta 72/2023 del 1º Marzo, parla chiaro: c’è scritto, al punto 3 del deliberato, che il compenso per l’unità di staff, alla quale è attribuita la funzione di capo di gabinetto, dev’essere parametrato alla retribuzione tabellare prevista per la dirigenza. C’è scritto!
Non ci sembra che sia stato detto altro, quando tuttavia ci sarebbe tanto da dire.
Vorremo sapere, a questo punto, se questa unità continuerà a percepire l’emolumento accessorio e omnicomprensivo previsto per il personale di staff ex art. 90 del TUEL, in aggiunta al trattamento accessorio previsto per la dirigenza.
Vorremmo pure sapere da quali capitoli si attingerà per pagare questa unità, per scongiurare che vi sia commistione di fondi.
Insomma, vorremmo chiarezza e rispetto da Melucci, che invece sembra contemplarli solo verso sé stesso.
Per il momento, l’unica cosa chiara è che il gabinetto del sindaco di tutto si occupa, tranne che dei problemi della città: mentre a 80 km da noi le istituzioni combattano in prima linea il malaffare, qui ci si dedica ad alzare stipendi e dare incarichi, a brigare per questa o quella mano di centrodestra per continuare a galleggiare.
Quella delibera non avrebbe mai dovuto vedere la luce, prima di tutto per questioni di opportunità!
Compiuto l’errore, che vogliamo definire solo politico, ma che potrebbe essere anche amministrativo, la strada delle scuse sarebbe stata quella più nobile: avremmo compreso, le avremmo magnanimamente accettate.
Invece l’unica risposta è stata un’aggressione nei confronti di chi ha osato esprimere un’opinione divergente, compresa la stampa.
Un’aggressione gratuita, incontrollata e totalitaria.
A noi però, stia tranquillo Melucci, non ci intimorisce affatto, anzi…
Non creda, Melucci, di andare in scia con lo “spettacolo” offerto dal peggior governo di centrodestra della storia recente, per racimolare consenso di segno opposto a quello che lo ha portato a Palazzo di Città: così facendo, finirà solo per ledere e mortificare la dignità dei tarantini.
La nostra dignità, e di chi ne conserva ancora una…
Cosimo Borraccino 
Consigliere del Presidente della Regione Puglia

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Redazione Oraquadra

La redazione.

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