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Liste d’attesa infinite e altre carenze: “La politica salvi il San Pio”

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«L’ospedale “San Pio” di Castellaneta ospita eccellenze nell’ambito della medicina, della tecnologia e dell’umanità nella cura del paziente. Eppure qualcosa nel nosocomio della città di Valentino sembra non funzionare alla perfezione».

È il parere dell’area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia e del Patronato INAC, sulla stregua della nota inviata alla stampa dalla Consigliera comunale di Castellaneta Marika Fumarola.

«Siamo lontani dal mondo della politica e da dinamiche di partito ma sulla pacifica lotta a difesa dell’ospedale San Pio di Castellaneta, siamo sulla stessa lunghezza d’onda della consigliera Fumarola” ha riferito il direttore di Cia Due Mari Vito Rubino.

Del resto la Cia, con il suo patronato Inac a tutela di tutti i diritti del cittadino, ha sempre battagliato in prima linea affinché fosse riconosciuto il titolo di “primo livello” ad un ospedale strategico come quello di Castellaneta, capace di servire il bacino della popolazione del versante occidentale della provincia ionica.

“Bene ha fatto la consigliera Fumarola ad accendere i riflettori sulla carenza di medici nel Pronto soccorso e in tutti i reparti del nostro nosocomio e a nostro parere lo ha fatto a ragion veduta, perché sono proprio queste le segnalazioni e le istanze che nelle ultime settimane abbiamo raccolto dai nostri associati.

Ovviamente, va fatto un plauso…. a quasi tutto il personale medico, infermieristico, oss, assistenti e amministrativi che con spirito di abnegazione e con tanta professionalità prestano la propria azione per risolvere ed affrontare problematiche complesse sotto tutti i punti di vista. Oltre alla carenza di personale – ha spiegato il direttore – vorremmo citare un altro tallone d’Achille della sanità pugliese e tarantina: le liste d’attesa infinite. Ci risulta, per esempio, che a Castellaneta sia difficile prenotare Tac con contrasto o Risonanze Magnetiche: nessuna data disponibile fino a dicembre 2024 e arrivederci alle agende dell’anno venturo o, in alternativa, è possibile “aggrapparsi” alla speranza di trovare un posticino libero in cliniche private convenzionate. Una follia, a nostro avviso, se pensiamo che si tratta di esami strumentali preziosissimi e fondamentali per diagnosticare con precisione malattie neoplastiche.

Non va sicuramente meglio per le visite cardiologiche e per le ecografie: a Castellaneta ci risulta sia quasi tutto fermo ma pare sia difficilissimo prenotare anche in tutto il territorio tarantino.

Al San Pio, inoltre, già da diverso tempo le donne in gravidanza non possono più sottoporsi all’ecografia morfologica (l’esame che permette di verificare il corretto sviluppo del feto e identificare eventuali anomalie) e per prenotare una visita endocrinologica bisogna pazientare sino al prossimo inverno».

Insomma, da una parte le eccellenze che quotidianamente ci lavorano, si affannano e credono nel rilancio del nosocomio, dall’altra dati preoccupanti per chi ha a cuore le sorti assistenziali di un intero territorio. Tra l’incudine e il martello ci sarebbe la direzione generale dell’Asl di Taranto: «nonostante l’impegno profuso dalla direzione generale– ha aggiunto Rubino – contestiamo il mancato cambio di passo del nostro ospedale e la mancata risoluzione di una serie di problematiche che lo attanagliano da sin troppo tempo.

Peraltro, già in passato abbiamo chiesto ed auspicato, il pieno funzionamento della rianimazione, dell’unità coronarica con emodinamica, per consentire lo svolgimento di interventi oggi impossibili da svolgere, per l’assenza di tali reparti.

Ci auguriamo quindi che la politica regionale possa tornare seriamente a strizzare l’occhio ai pazienti della provincia di Taranto garantendo servizi, implementando il personale, snellendo tutte le procedure e investendo realmente sull’ospedale San Pio.

Il nostro dovere – ha concluso il direttore Cia Due Mari – resta quello di fungere da sentinella del territorio: lo facciamo da anni, addirittura da molti anni prima dell’emergenza Covid, e i tanti articoli di giornale e interviste lo certificano. Il nostro unico interesse è tutelare la salute dei cittadini della provincia di Taranto e dei pazienti dell’ospedale San Pio di Castellaneta».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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