Fuoco amico sulla maggioranza del sindaco D’Alò, esposto al Prefetto dell’avv. Cosimo Romano sostenitore dell’eletto consigliere Giuseppe Russo (Con D’Alò)
Grottaglie (Ta) – In questi giorni, a seguito dell’uscita dalla maggioranza del M5S nella persona del capogruppo l’avv.Giusi Cassese e la dichiarazione di indipendente del consigliere Simone Mirto, sono stati in parecchi ad esprimersi in merito

all’accaduto, ma l’avv. Cosimo Romano, forse da ex alleato (lo sarà in modo chiaro quando anche il consigliere Russo abbandonerà la maggioranza anche lui), ha deciso di andare oltre e scrivere al Prefetto di Taranto.
Lo scorso 17 marzo – scrive Romano – si sono svolte le elezioni del Consiglio Provinciale di Taranto, a cui anche la città di Grottaglie, attraverso i suoi consiglieri eletti nell’Assise comunale aveva la facoltà di esprimere la propria preferenza, si è trattato di una modalità elettiva ricadente nel cd. “secondo livello”, tale per cui a votare non si sono recati i cittadini, ma soltanto le figure dei Sindaci ed i Consiglieri già eletti nelle diverse Amministrazioni locali. Ciascun elettore ha potuto esprimere un voto ponderato calibrato sulla base di un indice di ponderazione e determinato sulla base del valore percentuale del rapporto fra la popolazione e la popolazione dell’intera provincia. Il voto ponderato, per gli aventi diritto del Comune di Grottaglie, era pari al valore di 258.

Tuttavia, il Sindaco di Grottaglie ha impedito il diritto al voto dei consiglieri di maggioranza (tra gli ubbidienti anche lo stesso Giuseppe Russo). Il Primo Cittadino della città di Grottaglie ha esercitato così una particolare pressione politica, tanto da intimare ai suoi consiglieri la fuoriuscita dalla maggioranza e l’isolamento politico di coloro i quali si fossero recati alle urne provinciali, tale imposizione ha creato un forte squilibrio in tutta l’Assise comunale. Tant’è che a recarsi al voto è stata una sola Consigliera di maggioranza l’avvocato Giuseppina Cassese ed in quota Movimento 5 Stelle. Tale atto ha generato la reazione del primo cittadino, tant’è che la stessa è stata immediatamente posta fuori dalla maggioranza. Ancora, il consigliere Mirto si è dichiarato indipendente e l’assessore Vinci ha rassegnato le sue dimissioni, tutti in quota del Movimento 5 Stelle e ora ex pentastellati.

L’ imposizione del primo cittadino di Grottaglie ha fatto sì che la Città sia privata di un consigliere provinciale, cosa che da circa 10 anni ha sempre vantato dei Consiglieri provinciali come Ciro Petrarulo e poi di Aurelio Marangella. Il Sindaco di Grottaglie ha imposto un vero e proprio ordine antidemocratico ai suoi consiglieri, generando forti soggezioni tipo se recarsi, oppure no, alle urne. Nonostante i partiti di riferimento avessero chiesto di sostenere i loro candidati provinciali, ma i consiglieri di Grottaglie nel timore di esser sottoposti ad attività di ritorsioni politiche, non sono andati a votare. Così, tale atteggiamento politico del Sindaco si è posto in palese contrasto con la libertà del voto, che è un diritto costituzionalmente garantito.
Va sottolineato che l’avv. Cosimo Romano, e lo scrive nell’esposto, ha sostenuto il candidato e poi l’eletto consigliere della lista “Con D’Alò” Giuseppe Russo, senza ricorrere al voto disgiunto, quindi facendo votare anche il candidato Sindaco D’Alò.
Nell’esposto l’avv. Romano, già Consigliere comunale dal 1988 al 2001 e già ope legis Presidente del Consiglio comunale nel 1993, sottolinea la grave lesione democratica della rappresentanza elettorale politica, seppur nella misura di una quota infinitesimale del valore ponderato, da parte del sindaco D’Alò e quindi chiede al signor Prefetto di disporre gli opportuni accertamenti e adottare le misure previste e consentite dalla Legge. (Esposto integrale al Prefetto)