Il culto di San Biagio, un culto antico e molto diffuso in provincia di Taranto e non solo.
Il culto di San Biagio molto diffuso in provincia di Taranto è molto antico e risale al VI secolo dC in Oriente luogo di provenienza del Santo. La più antica testimonianza del culto la fornisce a Aezio di Amida medico vissuto nel VI sec nel Tetrabiblion, un’opera dove riporta non solo le cure mediche, ma anche altri metodi empirici di guarigione. Nel paragrafo dedicato alla gola invita ad evocare la potenza di San Biagio per guarire queste malattie. La prima chiesa dedicata a San Biagio venne costruita Costantinopoli nell’VIII secolo nel quartiere detto Ta miltiadra presso la chiesa di San Filippo apostolo. Poi il culto da Oriente si diffuse pian piano anche da noi grazie al rito bizantino portato dalle Milizie bizantine proveniente da Costantinopoli stanziatisi in Puglia durante la guerra greco-gotica. Il culto di San Biagio si diffuse in tutta la provincia di Taranto soprattutto fra gli agricoltori e i Pastori poiché non solo è il protettore della gola, ma anche dei cardatori della lana degli animali e delle attività agricole. Il santo vissuto fra il terzo e il quarto secolo in Anatolia Nacque nel 245 da una famiglia armena. Da giovane praticò studi filosofici e Medici poi si dedicò la vita religiosa e divenne vescovo di Sebaste allora sivas. Da vescovo si distinse per i suoi miracoli guarendo le persone con la sola parola, morendo martire nel periodo delle persecuzioni cristiane. Alla morte del Santo il suo corpo venne deposto nella cattedrale di Sebaste ma nel 732 di fronte ad incalzare degli arabi nella Guerra Santa di espansione le spoglie vennero imbarcate da alcuni Armeni alla volta di Roma dove non arrivarono mai in quanto per una improvvisa tempesta la nave si fermò a Maratea presso l’isolotto di Santoianni. E qui il corpo del santo è rimasto da sempre diventando patrono di Maratea. Nei secoli successivi il corpo del Santo venne dissezionato in molte parti presenti in Puglia e non solo di cui però non si ha la certezza della provenienza. Tra queste è la più famosa nella nostra provincia sono quelle di Carosino che custodisce la lingua, di Avetrana, un frammento della gola, di San Simone vicino Lecce, una porzione del corpo. San Biagio è conosciuto in tutto il mondo, persino a Mosca dove c’è una chiesa del XVII sec in centro dedicata a lui.