Accade in PugliaAgricolturaTaranto & Provincia

Preoccupa l’irrigazione 2024 nel comprensorio del consorzio di bonifica Stornara e Tara di Taranto: la prospettiva è «speriamo che piova sulle dighe»

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Taranto. La CIA Agricoltori Italiani Puglia Area Due Mari Taranto e Brindisi esprime fortissime preoccupazioni per l’andamento della stagione irrigua 2024, nel territorio occidentale della provincia di Taranto, nei comuni che vanno da Ginosa a Palagianello, passando da Castellaneta.

Tali territori sono serviti dall’acqua proveniente dalla diga di San Giuliano che, con un canale a cielo aperto, la trasporta e la distribuisce lungo 35 chilometri.

La quantità di acqua presente al momento in diga è di 24.991.641 metri cubi (tra i livelli d’acqua più bassi degli ultimi 20 anni) a fronte di 71.929.106 metri cubi presenti nel 2023 nello stesso periodo; mancano quindi circa 46.937.465 metri cubi di acqua.

La quantità di acqua presente nella diga dovrebbe essere ripartita sulla carta al 50% fra la Puglia e la Basilicata, in quanto comproprietarie, ma di fatto così non avviene mai, poiché la Basilicata avvia la stagione irrigua già a gennaio mentre la Puglia soltanto in questi giorni sta iniziando l’erogazione in alcune zone; in un momento di crisi, la tendenza da parte dell’Ente gestore della Basilicata è quella di stringere i rubinetti alla Puglia.

La carenza di acqua nella diga era nota sin dai mesi di gennaio, purtroppo però la dirigenza del Consorzio Stornara e Tara di Taranto era impegnata a ricercare un nuovo posizionamento nell’ambito nel nuovo Consorzio Centro Sud, in quanto nella fase di costituzione del nuovo consorzio la ex dirigenza commissariale ha pensato bene di smantellare la struttura tarantina del Consorzio.

Tale distrazione non ha permesso di comunicare per tempo all’utenza di non mettere a dimora piante di ortaggi, poiché la quantità di acqua presente in diga era bassa (forse speravano che nel frattempo piovesse!) e di fatto soltanto nei giorni scorsi è apparso un manifesto nel quale si specifica che non si potrà garantire l’acqua per le colture ortive.

Purtroppo il ciclo delle colture non riesce ad adeguarsi alla burocrazia. Di conseguenza, oggi questo è diventato un problema serio in quanto le piante sono state messe a dimora e le aziende non potranno ricevere l’acqua necessaria, come accaduto negli anni precedenti.

La situazione è preoccupante: occorre attivare con molta urgenza tutte le possibili fonti alternative per sopperire alla carenza idrica: pozzi inutilizzati, prelievo dal fiume Bradano, acque dai depuratori, ecc.

«Vogliamo spezzare una lancia in favore del nuovo Commissario del Consorzio, il dottor Francesco Ferraro, insediatosi da pochissime settimane e che, sin da subito, ha accolto le nostre istanze e provveduto a far arrivare l’acqua dalla diga di Monte Cotugno, nel canale adduttore del San Giuliano – sostiene Area Due Mari – Siamo però in emergenza e occorre un ulteriore impegno per aumentare i quantitativi di acqua a disposizione, poiché il caldo è alle porte e in alcune zone, come l’agro di Palagianello, gli agricoltori non stanno ricevendo acqua e gli agrumi sono in una fase vegetativa delicata che, in mancanza dell’apporto di acqua, potrebbe pregiudicare il raccolto e determinare la cascola (caduta) dei frutticini».

«Alla politica in generale, ai sindaci, all’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, al presidente Michele Emiliano e a tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti dell’agricoltura del nostro territorio chiediamo di prestare la massima attenzione e fornire un valido supporto, trovare e rendere immediatamente disponibili risorse economiche, poiché il momento è drammatico – ha puntualizzato Area Due Mari – Infine, auspichiamo che il ruolo del nuovo commissario che in questo momento riveste anche quello di direttore dell’Arif con le sue comprovate capacità professionali possa servire a risolvere le innumerevoli situazioni presenti che in passato non si riuscivano ad allineare a causa di un perenne conflitto non dichiarato ma di fatto esistente fra la dirigenza dei Consorzi di bonifica e la dirigenza Arif».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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