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Borraccino (Pd): La grave situazione dell’Arsenale Militare di Taranto si tinge di ulteriori tinte forti

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Taranto – Purtroppo avantieri ieri pomeriggio ha ceduto la barcaporta del bacino di carenaggio “Ferrati”, uno tra i più grandi d’Europa.
 Fortunatamente il bacino, al momento del cedimento, era vuoto e non c’erano lavoratori, altrimenti ci sarebbe stata una strage e oggi staremmo piangendo vite umane!
Ci sono, oltre ai danni materiali alla struttura anche danni ambientali, infatti in mare son finiti fanghi, attrezzature e quanto serviva ai lavori nel bacino e ciò che era stipato sulle banchine, a causa dell’enorme portata d’acqua.
 Per i non addetti ai lavori,  il bacino di carenaggio serve per eseguire manutenzioni, controlli  e riparazioni alla carena delle navi con la parte prospiciente a mare, definita “bocca”, chiuso da un galleggiante mobile d’acciaio, la così detta “barca-porta” che appunto ieri ha ceduto.
Nell’Arsenale di Taranto, come denunciano da tempo i sindacati, scontiamo la desertificazione occupazionale, la continua perdita delle competenze e la sensazione che ci si avvi sulla mesta strada del
declino industriale a dispetto di un passato che ha visto Taranto presidio importantissimo a livello mondiale.
La domanda è: dobbiamo ancora credere al rilancio, dal punto di vista industriale, dell’arsenale militare di Taranto?
Intanto la realtà (poco allegra) oggi ci parla di concorsi lenti e non sufficienti al necessario turn-over, la vetustà di settori della struttura, e soprattutto le istituzioni governative che non incidono come dovrebbero.
 Serve un piano di rilancio del tessuto industriale tarantino, ridando la giusta centralità anche all’Arsenale, una sorta di nuova “vertenza Taranto”.
Per rilanciare l’Arsenale di Taranto, servono infatti piani straordinari di assunzioni.
A tal proposito ricordiamo che lo scorso anno furono banditi corsi-concorsi, per l’Arsenale di Taranto appunto, per 315 assistenti tecnici, un numero comunque non sufficiente ma per giunta, circa la metà delle posizioni non venne coperta per storture previste nel bando!
Ad oggi non sono state rispettate le promesse governative circa l’aggiunta delle 150 professionalità non acquisite l’anno scorso, con l’incremento dei posti da mettere a concorso in tutta Italia.
Infatti, anche col recente concorso per 1.000 assistenti tecnici per il Ministero della Difesa, per la Puglia sono stati  riservati 80 posti, insufficienti al fabbisogno di Taranto!
Questo è lo stato dell’arte di quello che è stato un vanto per la nostra tradizione industriale del secolo scorso che oggi rischia seriamente di finire nell’alveo dei ricordi.
Sembra un destino segnato… con la città che rischia di “annegare” nel mare dell’imperizia governativa.
  Cosimo Borraccino 
Consigliere del Presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Piano Taranto

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Redazione Oraquadra

La redazione.

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