“Questo non è lavoro”: Teleperformance Italia ha ospitato la prima presentazione pugliese del saggio del giuslavorista Giampiero Falasca
Teleperformance Italia apre nuovamente al territorio la sua sala convegni per dialogare su un tema quanto mai attuale per la città jonica
Taranto – Lavoratori invisibili, irregolari, senza tutele, poveri nonostante un impiego: in Italia sono circa tre milioni e la loro situazione dovrebbe occupare più spazio nel dibattito pubblico, invece di essere ignorata. È questo il punto di partenza del saggio del giuslavorista Giampiero Falasca presentato per la prima volta in Puglia, negli spazi di Teleperformance Italia di Taranto. Il volume raccoglie le storie di sfruttamento lavorativo ma anche il parere di esperti, intellettuali, giornalisti, professori, rappresentanti sindacali e imprenditori, ed è stato lo spunto per un più ampio approfondimento sul tema del lavoro, con un focus sulle nuove sfide che provengono dall’intelligenza artificiale e dalla decarbonizzazione. A dialogare con l’autore, il CFO di Teleperformance Italia Gianluca Bilancioni e il Presidente del comitato regionale per il monitoraggio del sistema economico produttivo e delle aree di crisi (Sepac) della Regione Puglia Leo Caroli, stimolati dalle domande del responsabile della comunicazione interna dell’azienda, Alessandro Ladiana.
“Abbiamo deciso di portare questi temi in un’azienda che opera in un settore troppo spesso associato a pessime pratiche di gestione del lavoro e che si trova in una città nella quale la parola ‘lavoro’ è per molti sinonimo di preoccupazioni, questioni ambientali o sanitarie. Di lavoro – commenta il CFO e direttore delle risorse umane di Teleperformance Italia Gianluca Bilancioni – si deve parlare sempre, non soltanto per metterne in luce gli aspetti negativi, ma soprattutto per far conoscere le realtà che invece hanno capito che valorizzare le proprie risorse può essere la chiave per migliorare un’azienda. Viviamo poi in un’epoca nella quale tanti settori devono affrontare le sfide tecnologiche e ambientali e il rispetto del lavoro e delle persone è un tema che non può passare in secondo piano”.