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Amedeo Minghi torna l’8 novembre con “Anima sbiadita” e il 31 gennaio sarà in concerto a Taranto

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Milano. «L’anima è in cammino, la strada ancora incerta: forse se ne scorge in lontananza un tratto non ancora definito, le sembianze ma questo è il mistero della vita».

Lo ha precisato Amedeo Minghi alla vigilia della pubblicazione del suo album di inediti “Anima sbiadita” in arrivo domani 8 novembre, in formato cd e vinile (quest’ultimo anche a tiratura limitata numerata e autografata su supporto trasparente), un’assenza discografica e compositiva durata 8 anni dal suo ultimo album.

Minghi ci consegna l’album della maturità in cui si allontana dalla materia sognante per incontrare un realismo in cui il tempo, la vita e l’amore sono gli strumenti di conoscenza del mondo e delle cose a cui fa riferimento, declinandoli in ogni canzone.

«Ho raccontato ciò che sono, ciò che viviamo – ha sostenuto l’artista – Ci sono volutamente richiami e citazioni che hanno a che fare con la mia storia musicale ma, credo, che questo lavoro rappresenti qualcosa di nuovo».

Un concept album, come si faceva una volta, che vuole essere una sorta di viaggio iniziatico, privo di qualsiasi orpello, in cui musica e parole sono le uniche traiettorie da seguire. E, come nel romanzo “Cent’anni di solitudine” del premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, convivono in “Anima sbiadita” un universo di solitudini incrociate, di atti mancati e destini ineluttabili. E poi l’amore sincero, che oggi infrange le maschere e dice come stanno realmente le cose.

Un album che si presenta in bianco e nero, non c’è finzione, non ci sono compromessi perché è l’autenticità che cerca Amedeo Minghi: un lavoro soprattutto suonato, con tratti imprevedibili, sperimentali, in cui si esprime seguendo esclusivamente la sua voce interiore, l’essenziale; dalla mente al pianoforte, consapevole del peso emotivo del cuore, l’artista si rivela fin dalle prime note dell’album con sonorità pop rock melodiche del tutto inedite, che stupiscono l’ascoltatore. Arriva poi la voce: calda, tonda, rassicurante, che da oltre cinquant’anni canta l’amore, ma stavolta lo fa spogliandosi, sottraendo.

Solo l’uomo di fede, che ha vissuto pienamente, si può permettere di narrare anche le proprie fragilità; un’ammissione di colpa certo, di responsabilità umana, che commuove e dà modo di riflettere sull’esistenza stessa.

Da visionario della canzone, Minghi è oggi anche un attento osservatore dei tempi e ha saputo raccontarsi in “Anima sbiadita”, riprendendo un filone a lui molto caro, quello del concept album: era il 1988 quando pubblicò “Le nuvole e la rosa”: ora riprende a narrare in musica altre storie, con il suo inconfondibile stile.

L’uscita dell’album sarà accompagnata da un tour teatrale, il 14 novembre a Orvieto (Teatro Mancinelli), 22 a Mestre (Teatro Corso), 24 a Portorose (Slovenia), il 1 dicembre a Termini Imerese (Piazza Duomo), 7 a Napoli (Teatro Mediterraneo), 12 a Montecatini (Teatro Verdi), 13 a Sanremo (Teatro Ariston), 23 a Viterbo (Teatro dell’Unione), 14 gennaio 2025 a Torino (Teatro Colosseo), 16 a Piacenza (Teatro Politeama), 17 a Bologna (Teatro delle Celebrazioni), 18 a Legnano (Teatro Tirannanzi), 28 a Bari (Teatro Petruzzelli), 30 a Gallipoli (Teatro Italia), 31 a Taranto (Teatro Orfeo), 22 febbraio a La Valletta, 21 marzo ad Avezzano (Teatro dei Marsi), 5 aprile a Zurigo, 6 a Lugano, 28 a Roma (Il Sistina).

Con Amedeo Minghi suonano un sestetto d’archi e una band composta da Luca Perroni (pianoforte), Giandomenico Anellino (chitarra), Alessandro Mazza (basso), Stefano Marazzi (batteria) e dalle voci di Rosy Messina e Giordano Spadafora.

“Anima sbiadita” è anche il titolo del brano che accompagna l’uscita dell’album, in radio dall’8 novembre.


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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