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Monumento ai Caduti di Grottaglie: dibattito tra tutela e modernizzazione, mentre l’Amministrazione comunale incurante va avanti

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Grottaglie (Ta) – Il Monumento ai Caduti di Grottaglie, progettato dall’architetto Marcello Piacentini, è al centro di un acceso dibattito tra tutela e modernizzazione. La controversia è esplosa quando l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ciro D’Alò, ha avviato i lavori di demolizione della scalinata per realizzare una rotatoria, ignorando le prescrizioni del Ministero della Cultura (MIC). Questo intervento urgente è stato giustificato dalla necessità di non perdere i finanziamenti stanziati.

Le Prescrizioni del MIC e la Situazione Attuale

A partire da giugno 2024, il MIC ha stabilito la tutela del Monumento ai Caduti, confermando questa decisione a ottobre. Tuttavia, l’Amministrazione di Grottaglie ha continuato i lavori senza apportare le variazioni richieste al progetto e senza comunicare con gli organi preposti, sollevando preoccupazioni sulla legalità delle operazioni in corso.

Il 10 e 12 dicembre 2024, presso la sede del MIC a Taranto, si sono svolti incontri con la dottoressa Franca Romana Paolillo (Soprintendente Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo e l’architetto Simonetta Previtero (Responsabile territoriale per i comuni di Taranto e dintorni). Durante questi incontri, accompagnati dall’architetto Antonio Fanigliulo, noto per il suo impegno nella conservazione dell’opera di Piacentini e facente parte del Comitato che si sta opponendo a questo scempio,  è stato chiesto se il Comune di Grottaglie avesse prodotto il progetto definitivo, come richiesto nei pareri espressi dal MIC il 3 e l’11 ottobre 2024.

Il MIC aveva chiarito che la gradinata di accesso alla piazza, un elemento che sottolinea la solennità del monumento, doveva essere conservata. Inoltre, non era stata autorizzata alcuna modifica alla parte perimetrale del monumento, poiché tali modifiche avrebbero alterato la configurazione del progetto originario della piazza.

La Mancata Comunicazione e le Conseguenze

L’architetto Michele Angelini è stato nominato direttore operativo del cantiere per le opere architettoniche, ma né lui né altri hanno notificato ulteriori pareri o trasmesso il progetto definitivo richiesto. Le funzionarie del MIC si sono impegnate a richiedere al Comune di Grottaglie la trasmissione del progetto definitivo per verificare le modifiche autorizzate.

L’11 dicembre, l’Amministrazione comunale ha trasmesso il progetto definitivo-esecutivo al MIC. Il giorno seguente, il comitato per la tutela del monumento ha avuto accesso agli atti documentali. L’analisi dei grafici e dei pareri del 3 e 11 ottobre ha confermato che la parte perimetrale del monumento non deve essere alterata. Tuttavia, i funzionari del MIC hanno interpretato estensivamente le indicazioni, considerando autorizzabile la traslazione della scalinata e dei bastioni di 2,35 metri. Questa interpretazione è stata contestata poiché non allineata con la tutela del progetto originario.

Richieste e Controversie

Durante l’incontro, è stato più volte richiesto un confronto con il MIC e l’Amministrazione comunale, come suggerito nella nota dell’11 ottobre, ma tale richiesta non è stata accolta. È stato anche evidenziato che il progetto della rotatoria non soddisfa i requisiti minimi di funzionalità, il che compromette ulteriormente la demolizione e ricostruzione del monumento.

Il MIC ha infine confermato che i lavori in corso devono essere sospesi in quanto privi di un progetto esecutivo approvato. Gli architetti Fanigliulo e Cavallo hanno dimostrato l’inutilità della parziale demolizione e spostamento dei bastioni e della scalinata, confermando l’inadeguatezza delle modifiche proposte.

Conclusioni

La situazione attuale del Monumento ai Caduti di Grottaglie rappresenta un caso emblematico di scontro tra esigenze di modernizzazione e necessità di tutela del patrimonio culturale. Con una gestione più attenta e una comunicazione efficace tra le varie parti coinvolte, sarebbe possibile trovare soluzioni che rispettino il valore storico dell’opera di Piacentini e le necessità infrastrutturali della città. Per ora, il futuro del monumento rimane incerto, e la necessità di un intervento legale per risolvere la disputa sembra sempre più probabile.

Infine, quello che più sconcerta è che la questione potrebbe essere risolta in modo utile per tutte le esigenze se si togliesse di mezzo quel distributore di carburante ormai fuori legge ma che viene contemplato sempre nel progetto. Ci chiediamo il  perché?


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Lilli D'Amicis

Lilli D’Amicis - giornalista - "Lilli D’Amicis - Arcangela Chimenti D'Amicis - direttore oraquadra.info" In sintesi la giornalista che non sarei!!! Arcangela Chimenti D’Amicis, così registrata all’anagrafe di Grottaglie, dove è nata il 10 luglio del 1955 e dove dal 2010 risiede, dopo un’assenza di quasi 20 anni, ma tutti la conoscono come Lilli D’Amicis, giornalista senza peli sulla lingua, dal 1984 esercita una delle professioni più affascinanti, iscritta all'Ordine dei Giornalisti di Puglia da Marzo 1986 il giornalismo appunto, un’attività che principia come corrispondente al Corriere del giorno di Taranto, grazie al quale, nel 1986, ottiene l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti di Puglia e da allora comincia una fitta attività in giro per l’Italia, ricoprendo vari ruoli sempre nell’ambito della comunicazione giornalistica. Ha collaborato nei Tg di Videolevante di Taranto, Retepuglia, Trcb e Puglia Tv tutte emittenti del brindisino. A Puglia tv di Brindisi realizza il primo tg fatto dai bambini delle scuole elementari di Brindisi, un successo ed una novità che la portò a Sanremo, in una Convegno nazionale ACLI per parlare di questo singolare esperimento. Poi trasferitasi al nord, a La Spezia, ha iniziato a collaborare con l’emittente televisiva Astro tv ed Uno Tv, nella prima ha realizzato e condotto programmi di approfondimento giornalistico, nella seconda invece ha ricoperto l’incarico di capo redattore, redigendo e conducendo Tg e programmi di approfondimento. A Roma nel 1993 ha collaborato a Il Tempo, redazione cronaca e poi spettacoli. Tornata in Puglia a Brindisi, è entrata a far parte della redazione giornalistica di Ciccio Riccio fm, dove realizzava 7 radio notiziari al giorno, e contemporaneamente teneva due rubriche di spettacolo, sul Corriere del Giorno di Taranto, da lei ideate “Radioascoltando” e “Televisionando”. Nel 1997 fonda un magazine cittadino, un mensile di varia informazione, ZOOM, tutto a colori, formato poket (A5), con una tiratura di 2000 copie, con vendite che hanno toccato le 1500 copie, naturalmente oltre ad editore era anche direttore. Zoom fu all’epoca il primo giornale cartaceo ad avere un sito internet: www.zoomonline.it. Nel 2001 è costretta a chiudere il suo amato Zoom, dove si sono formati alcuni ragazzi, oggi giornalisti locali di talento, la chiusura fu dovuta anche a un furto nella redazione che mise in ginocchio le già magre risorse finanziarie del giornale. Dal 1998 firma le testate giornalistiche dell’emittente radiofonica “Ciccio riccio” e “Disco box”, prossima a passare il testimone a Valentina Molfetta appena diventata giornalista professionista. Dal 2006 è stata addetto stampa di un Senatore di Puglia per circa 8 anni e dal 2000 al 2015 fornisce il servizio di uffici stampa politici. Nel marzo del 2011 fonda un nuovo giornale, ma questa volta è solo on line: www.oraquadra.info e dal 2004 ha un blog di successo: www.tuttoilresto-noia.blogspot.com , già nel titolo è una leggenda, firme di studiosi ed intellettuali locali contribuiscono alla redazione di questo blog che contava quando era in piena attività una media di 1200 visitatori al giorno. Ha conseguito la maturità scientifica e diploma magistrale, non è riuscita a laurearsi perché il suo tempo oltre che per il lavoro giornalistico, sua unica professione, è stato impiegato a crescere i suoi due meravigliosi figli, avuti in giovanissima età e ai quali non ha voluto mai far mancare l’affetto del padre, suo marito Oreste, ufficiale della Marina Militare vip in carriera, sempre in giro per il mondo e lei a suo seguito con armi e bagagli e con Michela Tombolini avvocato e prima wedding lawer d'Italia, e Giovanni Tombolini istruttore e pilota di aerei, docente al Istituto Carnaro Marconi Flacco Belluzzi e pilota di Canadair. Alla soglie dei 70 anni sono ancora operativa con la mia agenzia MT Eventi wedding e non solo. E scusate se è poco!!! di più non ce la faccio a fare.

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