Leonardo ieri a Roma ha presentato un piano di formazione per i dipendenti di Grottaglie per evitare la cassa integrazione
Roma – Leonardo ha presentato ieri un piano di formazione per i 676 dipendenti dello stabilimento di Grottaglie (493 operai e 183 impiegati) durante un incontro con i sindacati a Roma. Il piano ha quattro obiettivi principali: evitare la cassa integrazione, riqualificare il personale con nuovi contenuti professionali, fronteggiare il calo di lavoro dovuto ai minori ritiri di fusoliere da parte di Boeing per il 787 e preparare un piano di rilancio del sito di Grottaglie, che sarà presentato a marzo.
La cassa integrazione ordinaria, iniziata ad agosto e prorogata sino al 5 gennaio, è terminata senza ulteriori rinnovi richiesti dall’azienda. In risposta alle incertezze sulle prospettive del sito, il piano di formazione è stato concepito come misura transitoria in attesa del miglioramento della situazione.
Il programma di formazione avrà inizio il 20 gennaio e si concluderà il 14 marzo, con un totale di 62.000 ore di formazione distribuite nell’arco orario 8:00-16:30. Due gruppi di dipendenti si alterneranno settimanalmente, partecipando a seminari via web su temi tecnici e comportamentali. Le aree di formazione includeranno normativa cogente, gestione e organizzazione dell’impresa, qualità e sistemi di gestione, progettazione, configurazione e design, produzione, gestione manageriale e laboratorio.
Leonardo ha anche annunciato una serie di novità per il sito di Grottaglie: il trasferimento della divisione Elettronica da Taranto a Grottaglie a partire da marzo, la disponibilità di un capannone per la divisione Elicotteri da luglio e l’avanzamento dei programmi relativi ai droni, a partire dal progetto europeo Euromale.
Le reazioni dei sindacati sono state diverse. La Uilm ha riconosciuto gli sforzi compiuti da Leonardo nell’individuazione di piani e percorsi di rilancio, ma ha espresso rammarico per la mancanza di un verbale condiviso. La Fim Cisl si è dichiarata soddisfatta a metà, sottolineando l’importanza di consolidare e rafforzare le opportunità di diversificazione. La Fiom Cgil, invece, ha espresso insoddisfazione, criticando la mancanza di una visione a medio-lungo termine e il rischio di un ritorno alla cassa integrazione dopo il 14 marzo.
In conclusione, il piano di formazione rappresenta un passo importante per evitare la cassa integrazione e preparare il rilancio del sito di Grottaglie, ma restano ancora incertezze e preoccupazioni riguardo al futuro.