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Vertenza Leonardo Grottaglie: Intervista all’ex Sindaco Raffaele Bagnardi, firmatario dell’accordo con Leonardo S.p.A. nel 2005

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Grottaglie (Ta) La Vertenza Leonardo S.p.A. riguarda lo Stabilimento Aeronautico di Grottaglie e il futuro dell’occupazione locale. Il dibattito, aperto dall’Accordo di Programma del 2005, coinvolge la Regione Puglia, i Comuni di Grottaglie e Monteiasi, e la Leonardo S.p.A. La questione è complessa, con sfide legate alla Committenza Boeing, alla Commessa B787 e al progetto “WindRunner” della Radia Company (USA). È cruciale difendere il lavoro e le comunità locali, richiedendo collaborazione e impegno da tutte le parti coinvolte. A tal proposito abbiamo voluto sentire il dott. Raffaele Bagnardi

Raffaele Bagnardi (PD) già Sindaco di Grottaglie

Dottor Bagnardi, finalmente l’Aula Consigliare del Comune di Grottaglie diventa il luogo istituzionale della Vertenza “Leonardo”. Qual è la sua opinione sugli attuali scenari economici, politici e internazionali che riguardano lo Stabilimento Aeronautico di Grottaglie?

Gli attuali scenari economici, politici e internazionali si sono fortemente articolati e, forse, complicati negli ultimi mesi. Questo ha aperto un dibattito non facile tra Puglia e Campania e, in Puglia, tra le province di Taranto e Brindisi. La Vertenza richiederà un approccio sia di nuova politica industriale sia di equilibrio istituzionale dei territori interessati. Adesso bisognerà giocare la vera partita del progresso strutturale di sistema e dello sviluppo operativo locale.

Quali sono gli scenari in evoluzione che ritiene decisivi per il futuro dello Stabilimento di Grottaglie?

Il primo scenario è politico ed è dato dalla Holding “Leonardo”, controllata pubblica, che nel 2005 sottoscrisse un Accordo di Programma con la Regione Puglia e con i Comuni di Grottaglie e Monteiasi. Esiste ancora un impegno che non può dirsi concluso e consiste nella restituzione del cosiddetto “corrispettivo sociale”: l’insediamento di un opificio industriale di costruzioni aeronautiche, con le relative ricadute occupazionali di lavoro diretto e indotto.

Il secondo scenario riguarda la Committenza Boeing e la Commessa B787. Fino al 2019, questa attività ha saturato totalmente il lavoro dello Stabilimento di Grottaglie, con oltre 1.300 dipendenti diretti e 250/300 dipendenti dell’indotto. Poi, per note vicende di cronaca e mercato, la Commessa è caduta in un impressionante “vuoto produttivo”, tanto da far ricorrere l’Azienda a varie temporanee soluzioni e infine alla Cassa Integrazione, più volte attivata per quasi 1.000 unità. A tutt’oggi, questa Commessa non sembra poter garantire una rapida e piena ripresa, cosicché lo Stabilimento di Grottaglie potrebbe essere enucleato dalla Divisione “Aerostrutture” e organizzato piuttosto come “opificio multidivisionale”.

Il terzo scenario è molto più recente e non meno controverso: riguarda la costruzione del nuovo mega velivolo “WindRunner” della Radia Company (USA). Al momento, questo progetto ha una prospettiva di lungo termine, ma potrebbe già innescare l’ennesima e inutile contesa di “campanile” tra Grottaglie e Brindisi, tutto sulla base di un possibile annunciato Accordo di Programma eventualmente promosso dal Ministero dell’Industria. Più concretamente, ritengo che il progetto “WindRunner” possa essere un interessante obiettivo da porre in una proiezione di almeno due lustri, se non addirittura tre (dai 10 ai 15 anni), e da gestire con equilibrio istituzionale e grande intelligenza industriale, evitando crisi di percorso e arroccamenti di localizzazione. Quindi, quantunque un traguardo da non perdere, il “WindRunner” non può rappresentare, nell’immediato, una soluzione congiunturale e contingente ai problemi occupazionali.

 Qual è la sua conclusione sulla Vertenza Sindacale dello Stabilimento “Leonardo” di Grottaglie?

A mio parere, occorre un ritorno alle origini, allo scopo di confermare gli iniziali e reciproci intenti istituzionali e aziendali dei protagonisti. Gli stessi attori dell’Accordo di Programma del 2005, ossia la Regione Puglia, i Comuni di Grottaglie e Monteiasi, e la “Leonardo” S.p.A., dovrebbero incontrarsi e, ribadendo i propri rispettivi ruoli pubblici e industriali, dovrebbero convenire e convergere verso l’unica possibile e auspicabile intesa: il lavoro d’occupazione e d’impresa deve essere assolutamente difeso, garantendo, in ogni modo possibile, i luoghi, la qualità e la quantità con cui esso si configura, si esprime e si alloca, coinvolgendo le donne, gli uomini e le famiglie che rappresentano lo spirito e il valore assoluto delle comunità locali. L’incontro del 27 gennaio nell’Aula del Consiglio Comunale di Grottaglie credo che voglia ribadire e continuare tale precipua scelta sociale ed economica, in una dimensione di non poca rilevanza e concretezza. Il messaggio che deve passare è che la politica ha il dovere di difendere il lavoro nei luoghi, nei numeri, nella qualità e nelle persone.

 


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Lilli D'Amicis

Lilli D’Amicis - giornalista - "Lilli D’Amicis - Arcangela Chimenti D'Amicis - direttore oraquadra.info" In sintesi la giornalista che non sarei!!! Arcangela Chimenti D’Amicis, così registrata all’anagrafe di Grottaglie, dove è nata il 10 luglio del 1955 e dove dal 2010 risiede, dopo un’assenza di quasi 20 anni, ma tutti la conoscono come Lilli D’Amicis, giornalista senza peli sulla lingua, dal 1984 esercita una delle professioni più affascinanti, iscritta all'Ordine dei Giornalisti di Puglia da Marzo 1986 il giornalismo appunto, un’attività che principia come corrispondente al Corriere del giorno di Taranto, grazie al quale, nel 1986, ottiene l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti di Puglia e da allora comincia una fitta attività in giro per l’Italia, ricoprendo vari ruoli sempre nell’ambito della comunicazione giornalistica. Ha collaborato nei Tg di Videolevante di Taranto, Retepuglia, Trcb e Puglia Tv tutte emittenti del brindisino. A Puglia tv di Brindisi realizza il primo tg fatto dai bambini delle scuole elementari di Brindisi, un successo ed una novità che la portò a Sanremo, in una Convegno nazionale ACLI per parlare di questo singolare esperimento. Poi trasferitasi al nord, a La Spezia, ha iniziato a collaborare con l’emittente televisiva Astro tv ed Uno Tv, nella prima ha realizzato e condotto programmi di approfondimento giornalistico, nella seconda invece ha ricoperto l’incarico di capo redattore, redigendo e conducendo Tg e programmi di approfondimento. A Roma nel 1993 ha collaborato a Il Tempo, redazione cronaca e poi spettacoli. Tornata in Puglia a Brindisi, è entrata a far parte della redazione giornalistica di Ciccio Riccio fm, dove realizzava 7 radio notiziari al giorno, e contemporaneamente teneva due rubriche di spettacolo, sul Corriere del Giorno di Taranto, da lei ideate “Radioascoltando” e “Televisionando”. Nel 1997 fonda un magazine cittadino, un mensile di varia informazione, ZOOM, tutto a colori, formato poket (A5), con una tiratura di 2000 copie, con vendite che hanno toccato le 1500 copie, naturalmente oltre ad editore era anche direttore. Zoom fu all’epoca il primo giornale cartaceo ad avere un sito internet: www.zoomonline.it. Nel 2001 è costretta a chiudere il suo amato Zoom, dove si sono formati alcuni ragazzi, oggi giornalisti locali di talento, la chiusura fu dovuta anche a un furto nella redazione che mise in ginocchio le già magre risorse finanziarie del giornale. Dal 1998 firma le testate giornalistiche dell’emittente radiofonica “Ciccio riccio” e “Disco box”, prossima a passare il testimone a Valentina Molfetta appena diventata giornalista professionista. Dal 2006 è stata addetto stampa di un Senatore di Puglia per circa 8 anni e dal 2000 al 2015 fornisce il servizio di uffici stampa politici. Nel marzo del 2011 fonda un nuovo giornale, ma questa volta è solo on line: www.oraquadra.info e dal 2004 ha un blog di successo: www.tuttoilresto-noia.blogspot.com , già nel titolo è una leggenda, firme di studiosi ed intellettuali locali contribuiscono alla redazione di questo blog che contava quando era in piena attività una media di 1200 visitatori al giorno. Ha conseguito la maturità scientifica e diploma magistrale, non è riuscita a laurearsi perché il suo tempo oltre che per il lavoro giornalistico, sua unica professione, è stato impiegato a crescere i suoi due meravigliosi figli, avuti in giovanissima età e ai quali non ha voluto mai far mancare l’affetto del padre, suo marito Oreste, ufficiale della Marina Militare vip in carriera, sempre in giro per il mondo e lei a suo seguito con armi e bagagli e con Michela Tombolini avvocato e prima wedding lawer d'Italia, e Giovanni Tombolini istruttore e pilota di aerei, docente al Istituto Carnaro Marconi Flacco Belluzzi e pilota di Canadair. Alla soglie dei 70 anni sono ancora operativa con la mia agenzia MT Eventi wedding e non solo. E scusate se è poco!!! di più non ce la faccio a fare.

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