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“Il corpo umano vol. 1” è il nuovo album di Jovanotti in uscita il 31 gennaio e il tour “Palajova 2025” parte a marzo

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Milano. Jovanotti torna venerdì 31 gennaio con il nuovo album “Il corpo umano vol. 1” con cui sarà superospite nella prima serata del prossimo festival di Sanremo e poi protagonista con il tour Palajova 2025.

«Il disco si intitola “Il corpo umano”: è la prima cosa che mi è venuta in mente – ha esordito Jovanotti – Rappresenta l’ultimo anno che sono stato infortunato durante il quale ho fatto cure, operazioni, riabilitazione, ecc. Le cose si scoprono quando si rompono e non ho mai pensato al mio corpo, davvero: poi si è rotto e, dovendolo aggiustare, ho imparato a conoscerlo, a respirare e mi sono informato sull’infortunio. Il corpo umano può essere associato a diversi aggettivi: agile, alto, bello, elegante, gigantesco, magro, massiccio, ma soprattutto, vivo».

Ad anticipare l’album è stato il brano “Montecristo”, primo passo di un percorso che rompe le regole e ridefinisce gli orizzonti musicali di Jovanotti per uno dei suoi testi più profondi e introspettivi e ci porta in territori inesplorati.

«Montecristo è nata per caso, o per forza, come succede con i sogni – ha ammesso l’artista – È un brano che racchiude un’atmosfera metafisica. In quel periodo ascoltavo l’audiolibro de “Il Conte di Montecristo”, un romanzo che avevo letto circa quindici anni fa e che mi aveva affascinato. Per me scrivere è sempre un esercizio, un modo per elaborare quello che vivo, e da quella sensazione di smarrimento e rivincita è nato il testo. Poi un giorno Dardust mi ha fatto ascoltare una melodia al pianoforte nel suo studio a Milano: ho provato ad adattare il testo alla sua musica, e subito ho capito che funzionava».

L’album anticipa il ritorno dal vivo di Lorenzo con il Palajova 2025 già con 26 sold out, un tour che segna il suo ritorno nei palazzetti dopo sette anni, 4, 5, 7 e 8 marzo Vitrifrigo Arena di Pesaro, 11, 12, 14, 15, 17, 18 marzo, 5, 6, 8, 9, 12 e 13 maggio Unipol Forum di Milano, 20 marzo Hallenstadion di Zurigo, 22, 23, 25, 26, 28, 29 e 31 marzo Mandela Forum di Firenze, 3, 5 e 6 aprile Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO), 9, 10, 12, 13 e 15 aprile Inalpi Arena di Torino, 22, 23, 25, 26, 28, 29 aprile, 1 e 2 maggio Palazzo dello Sport di Roma, 15, 16, 18, 19 e 21 maggio Arena di Verona.

Alla corte di Lorenzo in questo tour ci sono Saturnino (basso), Adriano Viterbini (chitarra), Moris Pradella (seconda chitarra), Christian Rigano e Franco Santarnecchi (tastiere), Carmine Landolfi (batteria), Leo Di Angilla e Kaifa Kone (percussioni), Gianluca Petrella e Camilla Rolando (fiati) e Sophia Tomelleri (sax), Micol Touadi e Jennifer Vargas (cori).

Ogni show avrà un opening act che vedrà protagonista l’artista senegalese Axell, tra i nomi di spicco del panorama urban di nuova generazione, e Nicol, giovane cantautrice e una delle voci emergenti più intense del panorama italiano.

“Il corpo umano vol. 1” comprende i 15 brani Montecristo”, “Fuorionda”, “Un mondo a parte” («È la canzona che reputo più romantica di tutto il disco con il video girato nella Galleria Borghese di Roma»), “Senza se e senza ma”, “La mia gente”, “Le foglie di te”, “Grande da far paura”, “Innamorati e liberi”, “Universo”, “101”, “Lo scimpanzé”, “L’aeroplano”, “La grande emozione”, “Celentano” e “Il corpo umano”.

«Le canzoni sembrano degli oroscopi: scrivi una canzone e poi ti capita di vivere quell’emozione che nella canzone tu l’hai infilata dentro inconsciamente, e poi dopo un po’ vivi un’emozione che è quella canzone lì, che tu non ce l’hai messa perché l’avevi vissuta e la stavi per vivere probabilmente. Spesso accade questo: a me è successo spessissimo che le canzoni prevedano cose».

Dopo “Montecristo”, Jovanotti ha pubblicato il brano “Fuorionda”, secondo estratto da questo album.

«Le canzoni arrivano come sogni a occhi aperti, come spiriti compaiono nella mente sotto forma di una immagine, di una parola o, a volte, di un suono o di un ‘groove’ – ha rivelato – Per me la cosa migliore da fare è sospendere il giudizio e appuntarsele da qualche parte».

“Celentano” è uno dei nuovi brani dell’album.

«È un pezzo rap, il racconto di una storia vera – ha osservato Lorenzo – Ero in bici lungo il Caucaso e sono stato ospite di una band di gangster che mi hanno affiancato, incuriositi, e mi hanno invitato a cena. Una cena pazza: loro parlavano solo armeno e il dialogo era su Totti, Juventus e Pavarotti, ma il tema Celentano ricorreva più di tutti, perché tutti, come me, erano pazzi di Adriano. La morale della favola è che essere italiani ha dei vantaggi, abbiamo parole che tutti conoscono. La mia canzone è anche un omaggio ad Adriano Celentano».

È un nuovo Lorenzo che emoziona con parole struggenti che sembrano annunciare un viaggio nuovo, avventuroso, con la voglia di scoprire e con la consapevolezza di quanto sia meraviglioso tornare a viaggiare.

«Ho scritto molte canzoni romantiche – ha esternato – Per me la mia vita è incentrata sull’amore verso mia moglie, mia figlia, gli amici che mi sono stati vicini».

Jovanotti è un torrente in piena.

««La canzone “Il corpo umano” dà il intitolo al disco e l’ultima strofa racchiude il manifesto del disco stesso, proprio con il suono della parola: adoro le rime, la metrica e la bicicletta – ha confessato – Trovare le rime è un esercizio formidabile, una grande disciplina; senza le rime e la metrica non mi sarei mai messo a scrivere parole perché la prosa rischia sempre di essere troppo cerebrale e mi serve il ritmo. E la bicicletta, quanto a imparare a tenere il ritmo, è insuperabile».

Infine Lorenzo ha spiegato la foto della copertina del disco.

«La copertina rappresenta il gioco “allegro chirurgo” con la mia faccia – ha accennato – Un gioco e immagine che tutti conoscono».


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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