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APERTAMENTE di Lilli D’Amicis – Centrodestra e la sfida del candidato sindaco: tra identità e compromessi

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Taranto – Il centrodestra si trova a un bivio cruciale nella scelta del candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative. La riunione di ieri sera ha messo in luce tensioni interne e la necessità di bilanciare le aspettative della base con le dinamiche politiche nazionali.

Da un lato, c’è la richiesta di discontinuità rispetto all’amministrazione Melucci, un punto fermo per rassicurare l’elettorato e riaffermare l’identità della coalizione. Dall’altro, emerge la proposta della Lega di candidare Francesco Tacente, figura legata al movimento Io C’entro, che rappresenta un ponte con l’ex sindaco. Questa scelta, però, rischia di alienare una parte significativa della base, che vede in Tacente un simbolo di continuità con il passato.

La questione centrale è la capacità del centrodestra di dimostrarsi una forza politica coesa e capace di governare. La base chiede un candidato che incarni i valori della coalizione e che sia in grado di guidare la città con competenza e visione. Tuttavia, le divisioni interne e il rischio di decisioni calate dall’alto, come già avvenuto in passato, mettono in discussione la capacità del centrodestra di presentarsi come una vera alternativa.

In questo contesto, l’apertura ai “civici” vicini a Melucci rappresenta un ulteriore elemento di tensione. Se da un lato questa strategia potrebbe ampliare il consenso elettorale, dall’altro rischia di compromettere l’identità della coalizione, alimentando il malcontento della base.

La sfida per il centrodestra non è solo quella di scegliere un candidato, ma di dimostrare maturità politica e capacità di sintesi. La decisione che verrà presa nelle prossime settimane sarà un banco di prova per la coalizione, chiamata a dimostrare di essere una forza politica credibile e capace di governare.

In definitiva, la scelta del candidato sindaco non è solo una questione di nomi, ma di visione politica e di capacità di costruire un progetto credibile per il futuro della città. Il centrodestra ha l’opportunità di dimostrare di essere una forza politica matura, ma il rischio di divisioni interne e compromessi al ribasso è sempre dietro l’angolo.

 


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Lilli D'Amicis

Lilli D’Amicis - giornalista - "Lilli D’Amicis - Arcangela Chimenti D'Amicis - direttore oraquadra.info" In sintesi la giornalista che non sarei!!! Arcangela Chimenti D’Amicis, così registrata all’anagrafe di Grottaglie, dove è nata il 10 luglio del 1955 e dove dal 2010 risiede, dopo un’assenza di quasi 20 anni, ma tutti la conoscono come Lilli D’Amicis, giornalista senza peli sulla lingua, dal 1984 esercita una delle professioni più affascinanti, iscritta all'Ordine dei Giornalisti di Puglia da Marzo 1986 il giornalismo appunto, un’attività che principia come corrispondente al Corriere del giorno di Taranto, grazie al quale, nel 1986, ottiene l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti di Puglia e da allora comincia una fitta attività in giro per l’Italia, ricoprendo vari ruoli sempre nell’ambito della comunicazione giornalistica. Ha collaborato nei Tg di Videolevante di Taranto, Retepuglia, Trcb e Puglia Tv tutte emittenti del brindisino. A Puglia tv di Brindisi realizza il primo tg fatto dai bambini delle scuole elementari di Brindisi, un successo ed una novità che la portò a Sanremo, in una Convegno nazionale ACLI per parlare di questo singolare esperimento. Poi trasferitasi al nord, a La Spezia, ha iniziato a collaborare con l’emittente televisiva Astro tv ed Uno Tv, nella prima ha realizzato e condotto programmi di approfondimento giornalistico, nella seconda invece ha ricoperto l’incarico di capo redattore, redigendo e conducendo Tg e programmi di approfondimento. A Roma nel 1993 ha collaborato a Il Tempo, redazione cronaca e poi spettacoli. Tornata in Puglia a Brindisi, è entrata a far parte della redazione giornalistica di Ciccio Riccio fm, dove realizzava 7 radio notiziari al giorno, e contemporaneamente teneva due rubriche di spettacolo, sul Corriere del Giorno di Taranto, da lei ideate “Radioascoltando” e “Televisionando”. Nel 1997 fonda un magazine cittadino, un mensile di varia informazione, ZOOM, tutto a colori, formato poket (A5), con una tiratura di 2000 copie, con vendite che hanno toccato le 1500 copie, naturalmente oltre ad editore era anche direttore. Zoom fu all’epoca il primo giornale cartaceo ad avere un sito internet: www.zoomonline.it. Nel 2001 è costretta a chiudere il suo amato Zoom, dove si sono formati alcuni ragazzi, oggi giornalisti locali di talento, la chiusura fu dovuta anche a un furto nella redazione che mise in ginocchio le già magre risorse finanziarie del giornale. Dal 1998 firma le testate giornalistiche dell’emittente radiofonica “Ciccio riccio” e “Disco box”, prossima a passare il testimone a Valentina Molfetta appena diventata giornalista professionista. Dal 2006 è stata addetto stampa di un Senatore di Puglia per circa 8 anni e dal 2000 al 2015 fornisce il servizio di uffici stampa politici. Nel marzo del 2011 fonda un nuovo giornale, ma questa volta è solo on line: www.oraquadra.info e dal 2004 ha un blog di successo: www.tuttoilresto-noia.blogspot.com , già nel titolo è una leggenda, firme di studiosi ed intellettuali locali contribuiscono alla redazione di questo blog che contava quando era in piena attività una media di 1200 visitatori al giorno. Ha conseguito la maturità scientifica e diploma magistrale, non è riuscita a laurearsi perché il suo tempo oltre che per il lavoro giornalistico, sua unica professione, è stato impiegato a crescere i suoi due meravigliosi figli, avuti in giovanissima età e ai quali non ha voluto mai far mancare l’affetto del padre, suo marito Oreste, ufficiale della Marina Militare vip in carriera, sempre in giro per il mondo e lei a suo seguito con armi e bagagli e con Michela Tombolini avvocato e prima wedding lawer d'Italia, e Giovanni Tombolini istruttore e pilota di aerei, docente al Istituto Carnaro Marconi Flacco Belluzzi e pilota di Canadair. Alla soglie dei 70 anni sono ancora operativa con la mia agenzia MT Eventi wedding e non solo. E scusate se è poco!!! di più non ce la faccio a fare.

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