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Marzia Varvaglione: prima donna alla guida del CEEV, il futuro del vino europeo in mani pugliesi

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Un nuovo capitolo si apre per il Comité Européen des Entreprises Vins (CEEV), che con la nomina di Marzia Varvaglione alla presidenza accoglie per la prima volta nella sua storia una donna ai vertici. La giovane imprenditrice vitivinicola pugliese, classe 1989, porta con sé un bagaglio di esperienza e innovazione, maturato sia nell’azienda di famiglia, con sede a Leporano in provincia di Taranto, sia nei suoi precedenti incarichi istituzionali. Varvaglione, già presidente dal 2023 dell’Agivi (Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani), si distingue per la sua capacità di coniugare tradizione e modernità nel settore vitivinicolo.

La sua nomina è stata accolta con grande entusiasmo dall’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, che ha sottolineato il valore di questo risultato non solo per Marzia Varvaglione, ma per l’intero comparto vitivinicolo pugliese. Pentassuglia ha espresso le sue congratulazioni, evidenziando il contributo che Varvaglione ha offerto nel promuovere un’innovazione ragionata e sostenibile nel settore, un aspetto fondamentale per il futuro dell’agricoltura e della produzione vinicola.

Donato Pentassuglia

Anche Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia, ha espresso il suo apprezzamento per questa nomina, definendola un traguardo

Marzia Varvaglione e Luca Lazzaro

di grande prestigio per il vino regionale e italiano. Lazzàro ha sottolineato come il settore vinicolo pugliese, che ha consolidato negli anni un ruolo di primo piano nel panorama internazionale, si trovi oggi ad affrontare un contesto complesso, segnato da cambiamenti climatici, nuove regolamentazioni europee e dinamiche di mercato in continua evoluzione. “Siamo certi che, con la sua competenza e il suo impegno, saprà affrontare con determinazione le sfide che il comparto vitivinicolo presenta soprattutto oggi,” ha dichiarato Lazzàro, augurando a Varvaglione un mandato proficuo e ricco di successi.

Il CEEV è un’organizzazione di livello europeo che rappresenta 25 associazioni nazionali di 13 Stati membri dell’Unione Europea, oltre a Svizzera, Ucraina e Regno Unito. Questo organismo tutela oltre il 90% delle esportazioni vinicole europee, garantendo un ruolo centrale nella promozione e salvaguardia delle produzioni vinicole del continente. La presidenza di Marzia Varvaglione giunge in un momento particolarmente delicato, segnato da una forte instabilità economica e geopolitica, che richiede strategie mirate per affrontare sfide complesse.

Tra le priorità del mandato della nuova presidente, ci sono temi chiave come la sostenibilità dei processi produttivi e il miglioramento del posizionamento del vino europeo sui mercati globali. Questi obiettivi si inseriscono in un contesto in cui il settore vitivinicolo deve rispondere a nuove esigenze di mercato e alle sfide poste dai cambiamenti climatici. La Varvaglione porterà avanti il suo impegno per una vitivinicoltura che sia all’avanguardia, rispettosa dell’ambiente e capace di mantenere alta la competitività europea a livello internazionale.

Questa nomina rappresenta un importante riconoscimento del talento e della visione delle imprenditrici italiane, con Marzia Varvaglione che assume il ruolo di ambasciatrice del vino europeo e della capacità italiana di innovare senza perdere di vista le proprie radici. Una leadership giovane e dinamica che promette di lasciare un segno nel futuro del settore vitivinicolo.

 


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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