Le lapidi bugiarde di Grottaglie: quando la morte diventa un affare
Grottaglie (Ta) – Questa notizia viene riportata su Taranto Today a firma della giornalista Elena Ricci.
Noi la riprendiamo aggiungendo qualche altro dettaglio di alcuni anni fa. Nel cimitero di Grottaglie, luogo di pace e raccoglimento, emerge un’inquietante realtà che intreccia pietà e affari. Non si tratta di un semplice errore o di leggende ultraterrene, ma di un sistema che solleva interrogativi sull’etica e la gestione dei defunti.

Il caso è emerso quasi per caso: una donna, recandosi alla tomba di un parente, ha notato che la data di morte sulla lapide non corrispondeva a quella del funerale che ricordava chiaramente. La pietra indicava il 2010, ma lei era certa che il decesso fosse avvenuto nel 1992. Incuriosita, ha indagato e scoperto che altre tombe presentavano anomalie simili, in particolare quelle legate alle confraternite locali, con date posticipate di vent’anni rispetto alla realtà.
Dietro a queste discrepanze sembra celarsi un meccanismo ben organizzato. Secondo il regolamento comunale, dopo un determinato numero di anni, i resti devono essere trasferiti in ossari o tombe temporanee per completare la decomposizione. Tuttavia, alcune famiglie, riluttanti ad affrontare questa procedura, si sarebbero rivolte alle confraternite che, con un pagamento di circa 800 euro, offrivano una soluzione alternativa. Le salme venivano spostate in nuovi loculi e le lapidi aggiornate con date di decesso postdatate, mantenendo così l’illusione di un riposo eterno.
Questa pratica si intreccia con un altro grave problema: la mancanza cronica di loculi. Il cimitero di Grottaglie è ormai al limite della capacità, lasciando molte famiglie impossibilitate a seppellire i propri cari. Negli anni, sono stati avanzati progetti per risolvere la crisi, come la costruzione di nuove tombe comunali e uno stabilimento per la cremazione. Tuttavia, il progetto, che prevedeva l’espansione dell’area cimiteriale con una concessione ai privati in cambio di 200 loculi, è stato accantonato, lasciando il problema irrisolto. CimiteroGrottaglie100loculi
Questa vicenda si aggiunge a un episodio del 2012, quando una proposta per la costruzione di 100 loculi e di un forno crematorio venne bloccata dall’opposizione comunale. Nonostante l’investimento annunciato nel 2011, il progetto non vide mai la luce, segnando un altro capitolo di incertezza nella gestione dei cimiteri locali.
Di fronte a queste rivelazioni, restano molte domande: chi dovrebbe vigilare su queste pratiche? È lecito modificare le date di morte per aggirare regolamenti? E quale ruolo dovrebbe assumere la Curia in una vicenda che intreccia sacro e profano?
Grazie all’inchiesta di Elena Ricci, pubblicata su Taranto Today, emerge un sistema che mescola pietà e business, rivelando come anche il luogo più sacro possa diventare il teatro di dinamiche opache e controverse.