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IL QUORUM È GIÀ UNA VITTORIA. PERCHÉ VOTARE È UN ATTO RIVOLUZIONARIO

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Grottaglie (Ta) – C’è un primo obiettivo, semplice solo in apparenza, che oggi vale quanto e forse più del risultato stesso del referendum: il quorum. Far sì che il maggior numero possibile di cittadine e cittadini si rechi alle urne. Perché in un tempo in cui l’apatia è alimentata sistematicamente, partecipare è già un gesto sovversivo.

La destra lo sa bene. E infatti lavora, come sempre, per svuotare di senso gli strumenti della democrazia diretta. Invita a disertare, a ignorare, a restare in silenzio. Perché il silenzio li favorisce. Perché meno persone votano, più il potere resta nelle mani di pochi.

Ma noi diciamo no a questa rassegnazione. Noi diciamo sì alla partecipazione.
Sì alla Costituzione, che all’articolo 75 riconosce al popolo il potere di decidere attraverso il referendum.
Sì alla democrazia reale, viva, partecipata.

Il referendum è un baluardo prezioso della nostra Repubblica. È uno dei rari strumenti con cui il popolo può decidere direttamente, senza filtri, senza deleghe. Ed è proprio per questo che fa paura a chi preferisce decidere tutto dall’alto.

La vittoria del SÌ sarà importante, certo. Ma sarà tanto più significativa quante più persone andranno a votare. Anche chi sceglierà il NO, anche chi non sarà d’accordo. Perché il vero trionfo è il ritorno alla partecipazione, alla responsabilità collettiva, all’impegno civile.

Ogni scheda è un granello di sabbia contro l’ingranaggio dell’indifferenza. Ogni voto è una dichiarazione di esistenza politica.
Andare a votare non è solo un diritto: è un dovere costituzionale e morale.

Facciamo rumore. Alziamo la testa. Rompiamo il silenzio.
Il quorum è già una battaglia di civiltà. E noi siamo pronti a combatterla.

Walter Trani
Coordinatore – Grottaglie Rinasce


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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