Accade in PugliaAgricoltura

Agricoltura assetata, qualche spiraglio positivo per il Tarantino

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Bari. Qualche spiraglio positivo per il Tarantino, nessun sostanziale passo in avanti per il Foggiano: al tavolo di crisi convocato dalla Regione Puglia per l’emergenza idrica, con la mancanza d’acqua che, in vista dell’estate, mette a rischio le colture agricole, sotto la lente d’ingrandimento sono finite soprattutto le due situazioni al momento più drammatiche che riguardano la provincia di Taranto e la Capitanata.

CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha partecipato al tavolo di crisi con una delegazione composta da Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario regionale; Danilo Lolatte, direttore regionale; Giuseppe Creanza, direttore di CIA Levante Bari-Bat; Vito Rubino, direttore di CIA Due Mari Taranto-Brindisi ed Emanuela Longo, direttrice CIA Salento.

NEL TARANTINO. Secondo l’organizzazione guidata dal presidente Gennaro Sicolo, con la riattivazione dell’attingimento dell’acqua da San Giuliano, che potrebbe essere ripristinato in giugno, si dovrebbe riuscire a far fronte alle necessità della stagione irrigua. Ad oggi, l’invaso di San Giuliano contiene 13 milioni di mc in più dello scorso anno, mentre la diga di Monte Cotugno ha un deficit di 48 milioni di mc in meno rispetto al 2024. Le piogge degli scorsi giorni e delle passate settimane, finora, hanno fatto in modo che le colture non andassero precocemente in sofferenza. Per il momento, aspettando la riattivazione da San Giuliano, l’attingimento dai pozzi, l’approvvigionamento dal fiume Bradano con due motopompe e dal Tara tramite la condotta del Paoloni, dovrebbero poter tamponare l’emergenza, coprendo le esigenze di tutto il versante occidentale del Tarantino, con l’area che si estende da Ginosa, Castellaneta e Palagianello fino a Palagiano.

IN CAPITANATA. Nel Foggiano, ad oggi, ci sono davvero poche possibilità che la stagione irrigua possa essere avviata. Le dighe gestite dal Consorzio di Bonifica della Capitanata, rispetto all’anno scorso quando a metà agosto arrivò comunque lo stop all’uso irriguo, contengono oltre 70 milioni di metri cubi in meno. Anche in provincia di Foggia le piogge cadute finora hanno alleviato la sete dei campi, ma con le temperature destinate a salire sarà estremamente difficile che i campi superino indenni il caldo africano atteso da giugno alla metà di settembre. L’accordo col Molise, per convogliare verso la Capitanata una parte dell’acqua in eccesso che dalla diga del Liscione viene gettata a mare, tarda a divenire concreta realtà per assurde e tragicomiche polemiche tra partiti.

Gennaro Sicolo: “Intervenga il governo. È umiliante che, sulla sorte di migliaia di imprese agricole e di lavoratori, debba pendere la spada di Damocle di interessi di partito che nulla hanno a che fare con l’interesse collettivo dei cittadini, dei lavoratori, delle donne e degli uomini che producono e fanno sacrifici immensi. Impedire l’accordo tra Puglia e Molise è un gravissimo atto di totale irresponsabilità, uno sfregio”.

IN TUTTA LA REGIONE. Giannicola D’Amico: “Dalla riunione di ieri emerge come, per la prima volta dopo anni, Consorzio Unico di Bonifica e Arif stiano eseguendo in diverse province lavori di pulizia di canali e di sistemazione e riparazione impianti. Siamo fiduciosi che questo nuovo approccio risolva, almeno in parte, i problemi del passato e dia alle imprese agricole un servizio irriguo adeguato. Raccogliamo inoltre l’invito dell’assessore Pentassuglia a collaborare nel monitoraggio e segnalazione sul territorio di tutte le eventuali situazioni di criticità che dovessero verificarsi durante la stagione irrigua”.

“La situazione non è delle migliori neanche nella BAT, in tutta l’area metropolitana di Bari e nel Salento – aggiunge Sicolo – L’impegno della Regione Puglia c’è, ma occorre che anche il Governo ci metta del suo perché qui occorre un grande piano infrastrutturale per completare gli invasi mai ultimati, costruirne di nuovi, massimizzare su tutto il territorio regionale il riuso delle acque reflue, intervenire massicciamente sulle reti di distribuzione per ridurre drasticamente le perdite”.


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Franco Gigante

Il giornalista Franco Gigante, di Castellaneta, iscritto all'albo professionale dell'ordine nazionale dei giornalisti, ha cominciato a scrivere di calcio a metà anni sessanta per i settimanali regionali Il Gazzettino e NuovoSud, e di musica sui periodici nazionali Ciao2001 e NuovoSound. Come inviato musicale ha seguito per anni il Festival di Sanremo. «Nel 1982 ero inviato per il Corriere del Giorno e fui chiamato sul palco in rappresentanza dei quotidiani regionali, insieme a Sandro Mayer per i settimanali e a Mario Fegiz per i quotidiani nazionali: controfirmammo la busta con il nome del vincitore indicato da Giucas Casella che fu aperta alla nostra presenza nella serata finale: c’era il nome di Riccardo Fogli, vincitore di quell’anno con la canzone “Storie di tutti i giorni”». Ha seguito quasi tutte le edizioni di Un Disco per l’Estate a Saint Vincent, Gondola d’Oro a Venezia e Vela d’Oro a Riva del Garda. «Sul palco del Saint Vincent Estate 1978 presi parte a un gioco musicale in coppia con Fred Bongusto e trasmesso per la prima volta a colori dalla Rai; fra gli altri artisti di quella edizione c’erano anche Mia Martini, Patty Pravo, Franco Califano, Renato Zero, Tozzi, i Pooh, Oxa e Venditti». È inviato musicale dell'agenzia nazionale di stampa Italpress, è critico musicale per i quotidiani regionali Corriere Adriatico di Ancona, Il Centro di Pescara, Giornale di Sicilia, e collabora con Nuovo Quotidiano di Puglia e Buonasera Taranto. Nella sua carriera ha scritto anche sui quotidiani Corriere Mercantile di Genova, Il Giornale di Reggio, Nuovo Molise, La Gazzetta del Popolo, La Provincia di Como, Il Giornale di Calabria, La Voce di Reggio, Calabria Ora e La Gazzetta dello Sport. È stato direttore del periodico Contatto, dell’emittente televisiva RTM e di Radio 94 Taranto. Come ufficio stampa ha curato la comunicazione del Centenario della Nascita di Rodolfo Valentino, Carnevale di Putignano, CantaGargano, Ercole d'Oro, Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile, Fondazione Rodolfo Valentino, Sagra da Farnedd e dei Sapori di Puglia, Premio Internazionale Rodolfo Valentino Economia Finanza Comunicazione e Ricerca, Valentino d'Argento, Mandarino d'Oro, Premio Internazionale Città di Valentino, Concorso Internazionale Musicale Crisalide, Concorso Internazionale d'Esecuzione Pianistica Città di Valentino, Comunità L’Incontro, Carnevale di Castellaneta, Miss e Mister Bellezza Jonica, Miss Castellaneta Marina; Enti e privati cui presta, o ha prestato, il lavoro di addetto alla comunicazione sono i Comuni di Castellaneta e di Palagiano, C.I.A. Area Due Mari Taranto e Brindisi, Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, GAL Luoghi del Mito e delle Gravine, Comunità Montana della Murgia Tarantina, Diocesi di Castellaneta, Discoteca Nafoura di Castellaneta, Discoteca DNA di Ginosa Marina, Caffè del Cavaliere di Matera, Colombata Famosa 1867 di Massafra, Jonica Eventi, Greenergy, Lega Navale Castellaneta. Ai primi anni settanta ha iniziato la carriera di dee-jay a Saint Vincent (Aosta), per proseguirla successivamente al Blu Moon di Marina di Ginosa e al Bi.Blu.Ar. di Martina Franca. A metà anni settanta ha dato vita a Radio Gieffe Castellaneta insieme ad altri appassionati di musica. «Era una delle prime radio ‘libere’ italiane della Puglia che condivisi con alcuni imprenditori per la parte economica e con molti giovani promettenti dee-jay; la radio dava voce ai cittadini con programmi di dediche e aveva anche strisce specifiche di vari generi musicali». In ambito sportivo è stato dirigente del Milan Club Castellaneta e della squadra del Castellaneta Calcio, insignito del Premio CONI 2000 e dei premi benemerenza FIGC 1992 e 2003. «Entrambe le Stelle al merito sportivo mi furono consegnate a Roma, nel 1992 dal presidente Antonio Matarrese e nel 2003 dal presidente Franco Carraro: in entrambe le occasioni l’emozione fu tantissima». Ha promosso e organizzato il Torneo Ludovico nazionale di calcio giovanile per quasi vent’anni insieme ad altri sportivi. Ha prestato servizio di capo stazione nelle Ferrovie dello Stato Italiane a Bari Centrale, San Basilio Mottola e a Castellaneta Campagna.

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