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Un libro per non dimenticare: Vito Fumarola racconta l’Esodo giuliano-dalmata in provincia di Taranto

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Grande partecipazione alla presentazione del volume presso la Biblioteca San Francesco De Geronimo di Grottaglie

Grottaglie (Ta) – Venerdì 13 giugno 2025, presso la Biblioteca San Francesco De Geronimo di Grottaglie, si è tenuta la partecipata presentazione del libro “L’esodo giuliano dalmata in provincia di Taranto” di Vito Fumarola, un’opera che ricostruisce con precisione storica e profonda umanità una delle pagine più complesse e dolorose del secondo dopoguerra italiano: l’esodo delle popolazioni italiane dall’Istria, dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia, e il loro reinsediamento in varie regioni d’Italia, tra cui la provincia ionica.

L’incontro si è svolto nell’ambito della rassegna “Libri in biblioteca”, ideata dal Centro Culturale Giuseppe Battista con il supporto della testata giornalistica Oraquadra.info e dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia sezione di Taranto, realtà che si sono unite per promuovere la diffusione della cultura e della memoria storica attraverso momenti di condivisione e approfondimento.

Lettura di una pagina del libro

A introdurre e coordinare l’evento è stata la giornalista Lilli D’Amicis, direttore di Oraquadra.info. Dopo i saluti istituzionali di Ciro Marseglia, presidente del Centro Culturale Giuseppe Battista, è intervenuto il padrone di casa, Cosimo Luccarelli, presidente dell’ANTEAS Grottaglie, sottolineando l’importanza di questi incontri per il territorio e il valore della memoria storica.

Intervento di Viviana Fasano, curatrice dell’elenco dei profughi e referente del Comitato “10 Febbraio” a Martina Franca

Si è poi svolto un ricco dialogo con l’autore, al quale hanno preso parte:
Aldo Pugliese, presidente provinciale del Comitato dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia sezione di Taranto
Viviana Fasano, curatrice dell’elenco dei profughi e referente del Comitato “10 Febbraio” a Martina Franca
Alessandro Cuk, vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che ha preso parte alla serata con un intervento telefonico molto sentito. In attesa del collegamento, ha sorpreso la sottoscritta raccontando di aver sfogliato con interesse il giornale Oraquadra.info, mostrando così attenzione e apprezzamento per il lavoro giornalistico locale
Giovangualberto Carducci, presidente della Società di Storia Patria di Taranto
Valentina Esposto, direttrice dell’Archivio di Stato di Taranto che nel contesto della presentazione del libro di Vito Fumarola, lo stesso Archivio di Stato di Taranto ha fornito un contributo prezioso, mettendo a disposizione documenti ufficiali che hanno arricchito la ricerca sull’esodo giuliano-dalmata. Grazie alla collaborazione con l’autore e con esperti del settore, l’archivio ha permesso di integrare le testimonianze personali con fonti storiche, offrendo una visione più completa e documentata del fenomeno migratorio.

Vito Fumarola aveva già esplorato il tema dell’esodo giuliano-dalmata in una precedente pubblicazione, Dall’Istria a Taranto per restare italiani. Ricerche e testimonianze sull’esodo giuliano dalmata in terra ionica. Questo primo libro si concentrava soprattutto sulla raccolta di testimonianze dirette degli esuli, offrendo un racconto vivido e personale delle esperienze di chi ha vissuto il dramma dello sradicamento e del reinsediamento.

Intervento di Giovangualberto Carducci, presidente della Società di Storia Patria di Taranto

Nel suo secondo libro,  quello di ieri sera L’esodo giuliano dalmata in provincia di Taranto, Fumarola ha ampliato l’orizzonte della ricerca, attingendo a fonti d’archivio, in particolare quelle conservate nell’Archivio di Stato di Taranto. Questo approccio ha permesso di integrare le testimonianze con documenti ufficiali, offrendo una visione ancora più completa e dettagliata del fenomeno migratorio che ha interessato la provincia ionica. Il secondo libro si distingue ancora di più per il rigore documentario e la capacità di raccontare una memoria collettiva spesso silenziata, restituendo volto e dignità alle centinaia di famiglie che trovarono rifugio nel nostro territorio. Fumarola si sofferma anche sul ruolo delle istituzioni locali e sulla rete di solidarietà che permise ai profughi di integrarsi nel tessuto sociale della provincia ionica.

Molto interessante la sezione curata da Viviana Fasano con l’elenco dei profughi  che arricchisce l’opera di un valore archivistico e civile straordinario.

Infine Giovangualberto Carlucci, in qualità di presidente della Società di Storia Patria di Taranto, e già preside del Liceo Statale Tito Livio di Martina Franca, dove ha insegnato  il prof Fumarola fino alla pensione, Carlucci ha portato alla presentazione del libro di Vito Fumarola un contributo prezioso dal punto di vista storico e documentario. La Società di Storia Patria per la Puglia, di cui la sezione tarantina fa parte, è un’istituzione che si occupa della ricerca e della divulgazione della storia locale, con particolare attenzione agli eventi che hanno segnato il territorio e la sua comunità.

Nel contesto della presentazione, Carlucci ha evidenziato l’importanza di preservare la memoria dell’esodo giuliano-dalmata e di inserirlo nel più ampio quadro della storia pugliese e italiana. Il suo intervento ha sottolineato il valore della ricerca storica e della documentazione archivistica, elementi fondamentali per comprendere le vicende che hanno coinvolto le popolazioni istriane e dalmate e il loro reinsediamento in provincia di Taranto.

Una serata molto interessante che  ha rappresentato un momento importante di riflessione storica e di impegno culturale, ricordando a tutti noi che la memoria non è solo un esercizio del passato, ma un dovere del presente.

Si ringrazia la socia ANTEAS Grottaglie  Lucia Conserva per il reportage fotografico 

📚 Scheda libro
– Titolo: L’esodo giuliano dalmata in provincia di Taranto
– Autore: Vito Fumarola
– A cura di: Viviana Fasano (elenco profughi)
– Anno: 2025

 


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Lilli D'Amicis

𝐋𝐢𝐥𝐥𝐢 𝐃’𝐀𝐦𝐢𝐜𝐢𝐬 – 𝐔𝐧𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 Arcangela Chimenti D’Amicis, meglio conosciuta come 𝐋𝐢𝐥𝐥𝐢 𝐃’𝐀𝐦𝐢𝐜𝐢𝐬, è una giornalista di grande esperienza, indipendente e senza peli sulla lingua. Nata il 𝟏𝟎 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝟏𝟗𝟓𝟓 𝐚 𝐆𝐫𝐨𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐞, dopo quasi 20 anni lontana dalla sua città natale, vi è tornata nel 2010, continuando a esercitare una professione che ama e difende con determinazione dal 𝟏𝟗𝟖𝟒.Iscritta all’𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚 dal 𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨 𝟏𝟗𝟖𝟔, ha iniziato la sua carriera come 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐓𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐨, avviando un percorso che l’ha portata a collaborare con diverse emittenti televisive e radiofoniche, tra cui 𝐕𝐢𝐝𝐞𝐨𝐥𝐞𝐯𝐚𝐧𝐭𝐞 Taranto, 𝐑𝐞𝐭𝐞𝐩𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚, 𝐓𝐑𝐂𝐁 𝐞 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐓𝐕 di Brindisi. 𝐈𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚, ha realizzato il primo 𝐓𝐆 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢 a Puglia TV, un esperimento così riuscito da essere presentato in un convegno ACLI a 𝐒𝐚𝐧𝐫𝐞𝐦𝐨.Dopo un periodo al Nord, ha collaborato con le televisioni 𝐀𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐓𝐕 𝐞 𝐔𝐧𝐨 𝐓𝐕a La Spezia, occupandosi di approfondimenti giornalistici e assumendo il ruolo di 𝐜𝐚𝐩𝐨 𝐫𝐞𝐝𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞. A 𝐑𝐨𝐦𝐚, nel 𝟏𝟗𝟗𝟑, ha lavorato per la 𝐫𝐞𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐫𝐨𝐧𝐚𝐜𝐚 𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐢 𝐝𝐞 𝐈𝐥 𝐓𝐞𝐦𝐩𝐨. Tornata in Puglia, ha fatto parte della redazione di 𝐂𝐢𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐅𝐌, per poi firmare le 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐛𝐞𝐧 𝟐𝟓 𝐚𝐧𝐧𝐢, realizzando sette notiziari giornalieri, oltre a rubriche di spettacolo per il Corriere del Giorno. Al termine di questo lungo e prestigioso percorso, ha 𝐜𝐞𝐝𝐮𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐚 𝐕𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐌𝐨𝐥𝐟𝐞𝐭𝐭𝐚, segnando il passaggio di una preziosa eredità professionale.Nel 𝟏𝟗𝟗𝟕, ha fondato 𝐙𝐎𝐎𝐌 𝐆𝐫𝐨𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐞 , un magazine innovativo in formato pocket con 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐢𝐫𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐬𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝟐.𝟎𝟎𝟎 𝐜𝐨𝐩𝐢𝐞, che fu tra i primi giornali cartacei in Puglia ad avere un 𝐬𝐢𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐞𝐭 (𝐳𝐨𝐨𝐦𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞.𝐢𝐭). La sua chiusura nel 𝟐𝟎𝟎𝟏 fu causata da un furto devastante nella redazione, sicuramente commissionato da chi non gradiva l'informazione libera e non asservita al potere politico locale .Dal 𝟐𝟎𝟎𝟔 ha ricoperto l’incarico di 𝐚𝐝𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐩𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐒𝐞𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐧𝐢, lavorando nel settore politico fino al 𝟐𝟎𝟏𝟓. Nel 𝟐𝟎𝟏𝟏, ha fondato il giornale online 𝐎𝐫𝐚𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚.𝐢𝐧𝐟𝐨, ancora attivo, e nel 𝟐𝟎𝟎𝟒 ha avviato il blog di successo 𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨𝐢𝐥𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨-𝐧𝐨𝐢𝐚.𝐛𝐥𝐨𝐠𝐬𝐩𝐨𝐭.𝐜𝐨𝐦, che vantava una media di 𝟏.𝟐𝟎𝟎 /𝟏𝟓𝟎𝟎 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢Nonostante la sua intensa carriera giornalistica, Lilli D’Amicis 𝐡𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐮𝐞 𝐟𝐢𝐠𝐥𝐢, 𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐚 𝐓𝐨𝐦𝐛𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, avvocato e 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐰𝐞𝐝𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐥𝐚𝐰𝐲𝐞𝐫 𝐝’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚, e 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐓𝐨𝐦𝐛𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, 𝐩𝐢𝐥𝐨𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐚𝐞𝐫𝐞𝐢, 𝐝𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥’𝐈𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭𝐨 𝐂𝐚𝐫𝐧𝐚𝐫𝐨 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨𝐧𝐢 𝐅𝐥𝐚𝐜𝐜𝐨 𝐁𝐞𝐥𝐥𝐮𝐳𝐳𝐢 𝐞 𝐩𝐢𝐥𝐨𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐧𝐚𝐝𝐚𝐢𝐫 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐧𝐨, dimostrando grande versatilità e competenza nel suo settore.Alla soglia dei 𝟕𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢, da 50 anni sposata felicemente con 𝐎𝐫𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐓𝐨𝐦𝐛𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, ammiraglio MM in pensione, continua a essere operativa con la sua agenzia 𝐌𝐓 𝐄𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐰𝐞𝐝𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐨, dimostrando che 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐞𝐭𝐚̀ finché salute l'accompagna. E scusate se è poco!

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