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Tiani scuote le istituzioni: servono tutele vere per chi serve lo Stato

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Il segretario generale del SIAP, Giuseppe Tiani, ha scritto una lettera indirizzata all’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), esprimendo una posizione critica ma costruttiva rispetto all’equilibrio tra le tutele riconosciute agli operatori di polizia e le prerogative dell’autorità giudiziaria.

Tiani precisa sin da subito di non mettere in discussione, “in linea di principio”, né l’azione né le prerogative della magistratura, né tantomeno l’obbligatorietà dell’azione penale. Tuttavia, denuncia con fermezza una asimmetria di tutele economiche e giuridiche che penalizza in modo evidente gli operatori delle forze dell’ordine, soprattutto in contesti ad alto rischio.

Il punto nevralgico della sua denuncia riguarda due poliziotti coinvolti in un procedimento penale, originato da un episodio di elevata pericolosità operativa. A questi agenti viene chiesto di anticipare personalmente i costi delle perizie tecniche — in particolare, quella balistica sui bossoli, con un costo stimato di almeno 1.220 euro — per accertare dinamiche relative a colpi sparati da un criminale poi deceduto. Tiani denuncia l’inaccettabilità di tale situazione sotto il profilo etico, prima ancora che giuridico, considerata anche la sproporzione tra i compensi degli agenti e gli oneri economici richiesti.

Nel testo, il SIAP ribadisce di non voler alimentare sterili e nocive contrapposizioni con la magistratura, riconoscendo che Carabinieri, Poliziotti, Finanzieri e Magistrati operano dalla stessa parte, quella giusta, citando le stesse parole dell’ANM. Ma proprio per questa comunanza di intenti e di missione civile, chiede un riequilibrio istituzionale nella tutela degli appartenenti alle forze dell’ordine, che — evidenzia Tiani — non devono diventare bersagli di giudizi sommari, delegittimazioni mediatiche e insostenibili esposizioni pecuniarie ogni volta che accade un evento critico.

Il segretario generale del SIAP rivolge poi un appello formale al Governo e al Parlamento, affinché si intervenga con urgenza su una riforma organica che rafforzi le garanzie legali degli operatori della sicurezza. Nello specifico, chiede l’estensione del gratuito patrocinio ex officio per i procedimenti penali connessi all’esercizio del servizio, prendendo esempio da modelli già attivi in altri ordinamenti europei.

Tiani rinnova il cordoglio e la totale e affettuosa vicinanza ai familiari del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, ritenendo che il suo sacrificio debba continuare a rappresentare un faro per il lavoro quotidiano di tutti i servitori dello Stato. Esprime inoltre solidarietà piena e incondizionata ai colleghi indagati, confermando che il SIAP fornirà loro assistenza legale e tutela sindacale fino alla conclusione dell’iter processuale.

Infine, il segretario del SIAP sollecita il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ad accollarsi senza indugi le spese legali dei propri operatori coinvolti in procedimenti penali derivanti dal servizio, e rilancia la proposta dell’istituzione di un fondo statale per la tutela legale delle forze di polizia, da finanziare direttamente con risorse pubbliche e non con donazioni dei cittadini.

Tiani chiude la lettera rinnovando la fiducia nella magistratura inquirente, confidando che gli accertamenti necessari saranno condotti nel minor tempo possibile, restituendo così serenità e dignità sia ai colleghi coinvolti sia all’intera comunità che essi servono.

 


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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