APERTAMENTE di Lilli d’Amicis – Taranto, il difficile inizio della giunta Bitetti: tra fretta politica e necessità di coesione
La recente vittoria elettorale di Piero Bitetti ha acceso i riflettori su una nuova fase politica per Taranto. Ma già dalle prime ore successive all’elezione, le frizioni nella coalizione che lo ha sostenuto pongono interrogativi sul metodo e sulla direzione.
Bitetti è uomo pragmatico, e la sua volontà di procedere spedito nella formazione della giunta è comprensibile. Taranto ha bisogno di risposte rapide, di una squadra competente e operativa. Ma c’è una linea sottile tra efficienza e esclusione. Alcune voci della sua stessa maggioranza parlano di un metodo poco condiviso e di un’eccessiva influenza di figure come Gianni Florido, il cui ritorno in ruoli apicali non convince tutti. La domanda, allora, non è solo “con chi” il sindaco governerà, ma “come” intende farlo.
Il rischio non è solo quello di uno squilibrio politico. In gioco c’è la tenuta della coalizione e la possibilità di costruire davvero un progetto condiviso. Perché una giunta forte non è solo quella che parte in fretta, ma quella che regge nel tempo. E per reggere serve fiducia.
Ora la palla è in mano al sindaco. Che ha certamente dalla sua il consenso elettorale, ma anche il compito — e la responsabilità — di non disperdere il capitale umano e politico che lo ha portato al vertice.