APERTAMENTE di Cosimo Lombardi – Non c’è limite all’indecenza dell’Amministrazione comunale di Grottaglie
Hanno organizzato una due giorni di musica “alternativa”. E fin qui tutto bene, niente di male
Grottaglie (Ta) – Se non fosse che hanno invitato – e pagato – un collettivo musicale dal nome inquietante: P38.
Ancora più inquietante il loro substrato ed il loro programma, inneggiare alle B.R. ed alla lotta armata ( donde P38).
Questi individui sono sotto processo per una serie di reati connessi al terrorismo.

Persino la rossa amministrazione comunale di Reggio Emilia ha rotto i ponti con il Collettivo ARCI che li sponsorizzava. Ed è tutto dire.
I guai giudiziari per il gruppo sono iniziati nel novembre del 2022, quando scattò la perquisizione: la Digos della Questura di Torino e i carabinieri del Ros, coadiuvati dagli uffici territoriali di Bologna, Bergamo e Nuoro, diedero esecuzione a quattro decreti di perquisizione nei confronti degli appartenenti alla band musicale P38-La Gang. Tra le ragioni, il fatto che il gruppo portasse sul palco, durante i concerti, bandiere delle Brigate Rosse e cantava brani con espliciti riferimenti alle Br. «Bisogna riportare alla ribalta la lotta armata», hanno anche detto in alcune interviste.
Grottaglie, il sindaco di Grottaglie, li accoglie, provocando lo sconcerto delle persone per bene e del sindacato di Polizia che ha diramato il seguente comunicato: <Apprendiamo con sconcerto e profonda indignazione che l’Amministrazione comunale di Grottaglie e l’Inail hanno concesso il patrocinio al Cinzella Festival», evento in programma il 18 luglio alle Cave di Fantiano, «che vedrà la partecipazione del collettivo musicale P38, noto per i suoi riferimenti espliciti agli anni di piombo, alle Brigate Rosse e alla lotta armata». Lo dichiara in una nota la segreteria provinciale della FSP Polizia di Stato, parlando di «scelta istituzionale gravissima e profondamente irrispettosa verso forze dell’ordine e vittime del terrorismo».
Auspico, ma non ci credo, che il sindaco voglia negare l’utilizzo del luogo pubblico a questi cialtroni.
Non è censura, è rispetto delle vittime del terrorismo!