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Università e città insieme per il Mar Piccolo: consegnata la Carta al commissario Uricchio

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 Consegnata lo scorso 4 aprile in Prefettura al commissario straordinario per le bonifiche, Vito Uricchio la Carta del Mar Piccolo 

Taranto – Si tratta  di  un documento programmatico fondato su sette princìpi ispiratori e nasce da un percorso partecipativo promosso dal Dipartimento Jonico dell’Università di Bari. È stata consegnata il 4 aprile in Prefettura al commissario straordinario per le bonifiche, Vito Felice Uricchio, con la presenza di professori universitari, associazioni, stakeholder e cittadini che hanno contribuito attraverso quattro incontri e laboratori pubblici, confronti interdisciplinari e momenti di ascolto. Carta Mar Piccolo

Le priorità di intervento riguardano:

  • Bonifica e qualità ecologica delle acque.
  • Tutela della biodiversità e degli habitat naturali.
  • Rigenerazione delle aree costiere e accessibilità pubblica.
  • Valorizzazione delle pratiche produttive storiche e sostenibili.
  • Educazione ambientale, partecipazione civica e gestione dei conflitti territoriali.
  • Monitoraggio partecipato e trasparente.
  • Turismo culturale, ecologico e sostenibile.
  • Energie rinnovabili compatibili con il paesaggio e la biodiversità.
  • Salute bioculturale e approccio One Health.

Secondo il commissario Uricchio, questo documento rappresenta un segnale forte di responsabilità condivisa tra accademia, istituzioni e territorio. Il Mar Piccolo è un ecosistema di grande complessità che richiede rigenerazione basata su conoscenza, partecipazione e corresponsabilità.

Il Dipartimento Jonico ha investito sull’innovazione sostenibile tramite iniziative di cross innovation e cross fertilization per generare impatto tangibile. La Carta non è solo un documento tecnico, ma un patto territoriale e di comunità, come affermato dai referenti scientifici Maria Casola e Nicola Fortunato. Il loro approccio è volto alla tutela di un ecosistema fragile e al rafforzamento dell’identità collettiva, attraverso pratiche bioculturali radicate come la mitilicoltura e un turismo lento e consapevole.

Inoltre, il prof. Angelo Tursi ha sottolineato l’importanza di una metodologia appropriata e di una conoscenza precisa degli obiettivi per garantire compatibilità e azioni efficaci.

 

 


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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