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Mobilità elettrica, Vianello (Alt): Governo e maggioranza rallentano transizione, si può fare meglio

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Roma – “Il Governo e la maggioranza disunita non hanno avuto il coraggio per imprimere al Paese una marcia decisiva per farlo diventare l’avanguardia in un mercato in crescita. Dobbiamo permettere ai cittadini e alle imprese una transizione veloce e sicura all’elettrico ma soprattutto a costi abbordabili da chiunque”. Lo afferma Giovanni Vianello, deputato di Alternativa e primo firmatario della mozione sulle misure a sostegno del comparto automobilistico, che ha visto la maggioranza spaccarsi più volte nell’aula di Montecitorio.

“Nonostante alcuni spunti apprezzabili – prosegue Vianello – , i partiti di maggioranza continuano ad incentivare anche le auto a fonti fossili che inevitabilmente dreneranno incentivi all’elettrico e rallenteranno la transizione, per questo hanno bocciato il nostro impegno a incentivare solo auto 0-20g di CO2/km. Con questa visione bipolare mostrata dai partiti che include anche gli incentivi alle auto a fonti fossili, le industrie non verranno adeguatamente spronate a riconvertirsi e questo lo pagheremo in futuro, quando il mercato inevitabilmente metterà fuori produzione le auto fossili”. “Desta preoccupazione tra l’altro – sottolinea l’esponente di Alternativa – che sul divieto di vendita dal 2035, la maggioranza abbia rifiutato di allinearsi al pacchetto FIT for 55 della Commissione europea prevedendo deroghe per furgoni e auto sportive, esattamente come il CITE”.

“Inoltre – spiega ancora Vianello – sono timidi gli sforzi per applicare il principio chi inquina paga, noi di Alternativa abbiamo proposto il malus per tutte le auto al di sopra dei 130 g CO2/km, loro sono rimasti vaghi e hanno votato contro”. “È oltremodo deludente che i partiti di maggioranza abbiano votato contro le detrazioni fiscali fino al 2025 per l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica”, sottolinea il deputato tarantino di Alternativa che conclude: “In positivo sono stati accolti i nostri impegni per favorire l’integrazione di punti di ricarica elettrica nelle stazioni di rifornimento, incentivi per una nuova politica industriale che preveda riconversioni degli impianti e formazione dei lavoratori in ottica green. Inoltre è stato accolto il nostro impegno per incentivi e deducibilità per l’acquisto di veicoli N1 e speciali M1 nella logistica. Infine passa anche un altro nostro impegno che spinge lo Stato ad incentivare le aziende che producono veicoli elettrici per il Trasporto Pubblico Locale”.

 

 

 


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Redazione Oraquadra

La redazione.

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