Magustratura onoraria, Iaia (FdI): “Con la riforma restituita la giusta dignità ai magistrati onorari”

La riforma della magistratura onoraria, approvata definitivamente dal Senato, segna un cambiamento epocale per il sistema giudiziario italiano. Con 75 voti favorevoli e 50 astensioni, il provvedimento introduce modifiche significative al regime giuridico, economico e previdenziale dei magistrati onorari, rispondendo anche ai rilievi dell’Unione Europea sulla procedura d’infrazione 2016/4081, che riguardava i diritti lavorativi di questa categoria.
La riforma garantisce stabilizzazione fino all’età pensionabile, tutele previdenziali e assistenziali, ferie, malattia, trattamento di fine rapporto e un adeguato inquadramento retributivo. Questo risultato mette fine a decenni di attese, riconoscendo finalmente il ruolo fondamentale dei magistrati onorari nel sistema giudiziario italiano. Non saranno più considerati magistrati di “serie B”, ma parte integrante di un sistema più equo e rispettoso dei diritti dei lavoratori.
Il disegno di legge chiarisce le funzioni e i compiti dei giudici onorari, delineando un quadro normativo stabile e coerente. Inoltre, il provvedimento è collegato alla manovra di bilancio e prevede una clausola di invarianza di spesa, garantendo che il budget rimanga sostenibile. La premier Giorgia Meloni ha espresso soddisfazione per questo risultato storico, sottolineando l’importanza di questa riforma per migliorare l’efficienza e l’equità del sistema giudiziario.
Questa riforma rappresenta un passo avanti decisivo verso una giustizia più vicina ai cittadini e un riconoscimento del valore dei magistrati onorari, che spesso operano in condizioni difficili. È un traguardo che non solo migliora le condizioni di lavoro, ma rafforza l’intero sistema giudiziario italiano.
I magistrati onorari sono professionisti del diritto che svolgono funzioni giurisdizionali in modo non professionale e per un periodo di tempo determinato. A differenza dei magistrati ordinari, che sono assunti tramite concorso pubblico e lavorano a tempo pieno, i magistrati onorari esercitano la giurisdizione in modo temporaneo e ricevono un’indennità per l’attività svolta, anziché una retribuzione fissa.
Questa categoria include figure come i giudici di pace e i giudici onorari di tribunale, che si occupano di controversie civili e penali di minore entità. I magistrati onorari sono selezionati in base ai titoli accademici e professionali, come la laurea in giurisprudenza e l’abilitazione all’esercizio della professione forense, senza dover superare prove scritte o orali.
Il loro ruolo è fondamentale per alleggerire il carico di lavoro della magistratura ordinaria e garantire un servizio di giustizia più efficiente. Tuttavia, fino alla recente riforma, erano spesso considerati magistrati di “serie B” a causa della mancanza di tutele previdenziali e assistenziali adeguate. La riforma ha finalmente riconosciuto la loro importanza, garantendo stabilizzazione, diritti lavorativi e un inquadramento retributivo più equo.