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APERTAMENTE di Sergio ZUPPARDI* – Frans Timmersmans a Taranto ricorda Mauro Petriccione

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L’Europa a Taranto. Frans Timmersmans vicepresidente esecutivo della Commissione UE e commissario per il Green Deal Europeo è stato in visita qui, a Taranto, per discutere su clima e transizione ecologica per l’acciaio pulito del futuro. Lo scorso 14 maggio, presso il Salone di Rappresentanza della Provincia, in un evento alla presenza anche del sindaco Melucci e del Governatore della Puglia Emiliano, ha ricordato Raffaele Mauro Petriccione, tarantino, che dal 2018 è stato Direttore Generale dell’Area Clima della Commissione europea, ove ha svolto un ruolo determinante nella ripresa verde dell’Ue e nella realizzazione del Green Deal Europeo.

Molto si è scritto, in questi giorni, sull’evento che poi è proseguito presso un teatro cittadino ma, mi pare doveroso, approfondire in cosa consiste la “realizzazione del Green Deal Europeo”.

I cambiamenti climatici, l’effetto serra, il degrado ambientale, sono diventati una seria minaccia per l’Europa e per il mondo. Per questo, sul finire del 2019, il Parlamento Europeo ha dichiarato l’emergenza climatica ed ha chiesto alla Commissione UE di valutare tutte le proposte utili per perseguire l’obiettivo finale di limitare il riscaldamento globale al di sotto dell’1,5% e di contrastare con decisione le emissioni di gas con effetto serra.

La Commissione UE, quindi, ha  presentato il “Green Deal europeo”, un “patto verde” consistente in  un pacchetto di iniziative che punta ad orientare l’Unione Europea verso una più attenta ed oculata transizione verde, con l’obiettivo ultimo di raggiungere una sorta di neutralità climatica entro il 2050.
Il “Green Deal Europeo” contiene iniziative e proposte tese alla rivisitazione della legislazione nelle materie riguardanti l’ambiente, il clima, i trasporti, l’energia, l’agricoltura e l’industria. Tra le iniziative e le proposte, troviamo quella concernente la modifica del regolamento che stabilisce le norme sulle emissioni di CO2 di autovetture e furgoni, quella concernente una revisione della direttiva relativa alla promozione delle energie rinnovabili, e poi, revisione della direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici, fondo sociale per il clima, riduzione delle emissioni di metano nel settore dell’energia, maggiore espansione delle superfici terrestri e marine protette, ripristino degli ecosistemi degradati attraverso la riduzione dell’uso dei pesticidi. È  stato proposto di rivedere le norme che disciplinano lo smaltimento delle batterie e il loro riciclo a fini produttivi.

Uno degli elementi principali del Green Deal europeo, riguarda la biodiversità, che svolge un ruolo centrale negli sforzi per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. Le misure di cui alla proposta, mirano a promuovere una migliore e più oculata gestione sostenibile delle foreste, ad assegnare incentivi finanziari ai proprietari ed ai gestori delle foreste per indurli ad adottare attività ed azioni maggiormente rispettose dell’ambiente, a migliorare la biodiversità delle foreste, ed anche piantando tre miliardi di nuovi alberi entro il 2030. Negli ultimi 30 anni, nel mondo, è andata distrutta una superficie grande quasi quanto la UE a causa della deforestazione e, questo, ha avuto un forte impatto sulla biodiversità e sui cambiamenti climatici che stiamo cominciando a vivere nei giorni nostri.

Il Green Deal europeo, quindi, è quanto detto sin qui, ma tanto altro ancora. Frans Timmersmans guida il lavoro della Commissione sul Green Deal Europeo e, ha detto: “Per me è diventato un fatto personale. Taranto, Ilva, io voglio Taranto pulita, aria pulita”.

* Cav. Sergio Zuppardi
Ambasciatore del Patto Europeo per il clima

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